Maxi sconto sui carburanti in Friuli Venezia Giulia: ad aprile fare il pieno costerà meno che in Slovenia
sul prezzo della benzina. Sconti anche per il diesel
TRIESTE. Il pieno di benzina e diesel in Friuli Venezia Giulia, ad aprile, costerà meno che in Slovenia. Al netto di eventuali operazioni del Governo di Lubiana, oppure di rincari da parte dei petrolieri, infatti, il combinato tra lo sconto alla pompa già deciso dall’esecutivo nazionale e l’ampliamento del bonus carburante che verrà approvato oggi in giunta regionale, consentirà ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di fare rifornimento a un prezzo al litro inferiore alla Slovenia. Il tutto in base a una manovra da 10 milioni, voluta da Massimiliano Fedriga, che, appunto, permetterà alla Regione di ampliare al massimo lo sconto applicato da ormai oltre un decennio nel nostro territorio. Il risultato, quindi, porterà a un taglio di quasi 60 centesimi a litro di benzina in zona 1 e a oltre 50 nei comuni in zona 2.
il disegno di legge del governo
L’analisi economica parte dallo stanziamento da poco più di 1 miliardo deciso dal Governo attraverso un apposito decreto ministeriale entrato in Gazzetta ufficiale lunedì in parallelo al decreto legge che taglia i costi dell’energia. Grazie a queste manovre, palazzo Chigi ha stabilito che per 30 giorni lo Stato si faccia carico di una riduzione complessiva dei prezzi alla pompa pari a 30,5 centesimi al litro per 3,29 miliardi di litri. Uno sconto composto da due settori distinti: 25 centesimi fanno riferimento a un taglio delle accise, mentre gli altri 5,5 a una riduzione dell’Iva calcolata su una base imponibile in cui entrano anche le accise stesse. Considerato, dunque, che il decreto è entrato in Gazzetta ufficiale il 21 marzo, lo sconto governativo varrà almeno fino al 20 aprile producendo – stando ai primi calcoli – un risparmio medio di circa 15 euro a pieno cui si sommerà la manovra regionale.
la scelta della giunta
Il Friuli Venezia Giulia, in attuazione della legge approvata ancora nel 1995, ha introdotto nel 2010 un sistema di contributi sugli acquisti di carburanti per autotrazione a beneficio della popolazione residente. Gli sconti sono determinati per ciascuna delle due aree nelle quali è stato diviso il territorio e cioè la zona 1 in cui sono inseriti i Comuni più vicini al confine e quelli giudicati come svantaggiati e la zona 2 che abbraccia, invece, il resto dei municipi. La legge regionale prevede un taglio base di 12 centesimi al litro per la benzina e di 8 per il gasolio cui si sommano 5 centesimi per i veicoli ibridi e soltanto per i Comuni in zona 1 altri 7 centesimi per la “verde” e 4 centesimi per il diesel. Nelle pieghe dell’assestamento di Bilancio del 2015, però, la Regione si è garantita la possibilità «per motivazioni congiunturali ovvero per esigenze di bilancio» di uno scostamento limite degli stessi, anche in aumento, da 10 centesimi al litro per la benzina e di 8 per il diesel per un massimo di tre mesi reiterabili. Un meccanismo di questo tipo è già stato utilizzato, durante la pandemia, a favore dei Comuni della zona 1, ma questa volta Fedriga ha deciso di ampliare la scontistica allargandola a tutti i Comuni del Fvg. I nuovi Patti finanziari firmati con lo Stato, in particolare, hanno lasciato alla Regione maggiori margini di manovra economica e così all’interno di questo “tesoretto” sono stati pescati 10 milioni per aumentare del massimo consentito i bonus carburante. Il taglio, considerato come da legge in vigore la delibera di giunta debba anche essere approvata dalla Commissione competente, scatterà il 1º aprile e varrà fino alla fine del mese. Sommando le manovre del Governo e della Regione, in sintesi, i residenti in zona 1 potranno godere di uno sconto di 59,5 centesimi al litro di benzina e di 50,5 di diesel, mentre quelli in zona 2 di 52,5 centesimi ogni litro di “verde” e 46,5 di diesel. I calcoli degli uffici regionali, quindi, spiegano che il valore medio del prezzo alla pompa dovrebbe essere inferiore di circa 10 centesimi rispetto a quello applicato in Slovenia.
compartecipazioni e accise
I 10 milioni che verranno iscritti a bilancio oggi portano il totale delle risorse iniettate nel meccanismo del bonus benzina a poco meno di 50 milioni all’anno. Una cifra importante e che da anni rappresenta il substrato nel quale si accende il dibattito tra chi vorrebbe mantenere il bonus benzina e chi, invece, punterebbe a utilizzare il denaro pubblico in maniera differente. Numeri alla mano, in ogni caso, resta il fatto che il differenziale tra quanto incassa la Regione dai carburanti e quanto investe nei bonus è ancora positivo. Il Friuli Venezia Giulia, grazie allo Statuto di Autonomia, trattiene in regione i 2,975 decimi sulle accise della benzina e i 3,034 su quelle del diesel come confermato anche dalle ultime variazioni al meccanismo di compartecipazioni erariali in base agli accordi Serracchiani-Padoan firmati alla fine del 2017. Lo scorso anno, in definitiva, a fronte di un incasso complessivo per lo Stato da circa mezzo miliardo legato alle accise, nelle casse della Regione sono rimasti più o meno 110 milioni, cioè oltre il doppio di quanto investito annualmente nel bonus carburante. —
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