Maxi-orale nelle palestre e officine per i mille maturandi dell’Isontino

Nelle scuole di Gorizia attesi in 600. Niente plexiglass, ma banchi distanziati fra gel e mascherine
Bonaventura Monfalcone-21.06.2018 II giorno-Esame di maturità-Istituto Einaudi-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.06.2018 II giorno-Esame di maturità-Istituto Einaudi-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

GORIZIA Scatta domani mattina anche nell’Isontino l’esame di maturità 2020. Un esame decisamente diverso dal solito, quello che poco meno di un migliaio di maturandi (precisamente 959) delle scuole superiori goriziane e monfalconesi affronteranno al termine di questo strano anno scolastico segnato dal Covid-19. Già, perché al posto delle tre consuete prove scritte e dell’orale conclusivo, il Miur ha introdotto una forma “semplificata” e snellita proprio a causa dell’emergenza coronavirus: niente scritto e un unico maxi-orale per i candidati di fronte alla commissione. Debitamente distanziati.



Il colloquio partirà con la presentazione (anche sfruttando i mezzi tecnologici a disposizione degli studenti) di un elaborato su un argomento delle materie d’indirizzo assegnato dai docenti, poi verrà discusso un breve testo di letteratura italiana e ci sarà un confronto su diverse altre discipline, per concludere con il resoconto da parte dei maturandi della loro esperienza di alternanza scuola-lavoro e con alcune domande su cittadinanza e Costituzione. Un breve ma intenso “viaggio” che nelle scuole goriziane affronteranno in poco meno di seicento, a partire da quasi 200 candidati delle nove classi quinte del polo liceale.

Maturità 2020, ingressi separati, distanze e mascherine: le norme pratiche

Tutte e tre le sedi saranno utilizzate: al classico Alighieri i colloqui si terranno in aula magna, allo scientifico Abruzzi in palestra e ai licei Slataper tra aula magna, palestra e aula Confucio. Insomma, saranno utilizzati gli ambienti più ampi, «seguendo attentamente tutte le direttive ministeriali», come spiega la professoressa Tiziana Virgolin. «Abbiamo predisposto percorsi separati per ingresso e uscita, igienizzato gli spazi, distanziato banchi e collocato mascherine e gel igienizzante agli accessi, per chi ne avesse bisogno – dice –. Tutti i materiali utili per i colloqui sono stati poi caricati online, in modo che gli studenti si possano presentare di fatto solo con la propria penna».

Novantacinque sono i maturandi che ogni giorno si susseguiranno nei colloqui al polo tecnico di via Puccini, dove in queste ore si stanno concludendo tutte le riunioni preliminari e già da giorni sono state organizzate a dovere le modalità di svolgimento delle prove, e allestiti spazi ampi per garantire il distanziamento senza l’utilizzo di pannelli di plexiglass (assenti ovunque a Gorizia del resto). In via Puccini c’è anche il polo superiore con lingua d’insegnamento slovena, dove gli orali avranno per cornice la biblioteca e la grande sala polifunzionale: 52 i candidati in totale, 27 nelle scuole del polo tecnico e 25 nei licei Trubar e Gregorcic.

Tutto pronto anche all’istituto professionale Cossar-Da Vinci, dove si sono già svolti gli esami di qualifica al termine del ciclo triennale di istruzione e formazione professionale. In viale Virgilio (dove i maturandi sono un’ottantina, suddivisi in sei classi) verrà utilizzato anche lo spazio delle officine, per garantire l’ambiente più ampio possibile. Qui niente prove al sabato, visto che al Cossar-Da Vinci è attivo il “tempo 5”, dal lunedì al venerdì. Grande sforzo organizzativo infine pure nelle due scuole del polo D’Annunzio – Fabiani, quella di via Brass e il liceo artistico che provvisoriamente si è trasferito da quest’anno da piazza Medaglie d’Oro (dove sono in corso i lavori di ristrutturazione) all’ex Pacassi di via Vittorio Veneto. Banchi distanziati, percorsi igienici dedicati e ogni dettaglio pensato per la sicurezza dei docenti e dei poco meno di 170 maturandi. —

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