Maxi multa per il contrabbandiere di sigarette
TRIESTE Codice penale alla mano, la multa è di quelle epocali: 8 milioni di euro. Una somma che il cinquantaquattrenne di Andria Riccardo Pilato, pizzicato dalla guardia di finanza di Trieste con 600 chili di sigarette clandestine nascoste in furgone, non pagherà ovviamente mai.
Ma la condanna del giudice Luigi Dainotti, peraltro comminata in rito abbreviato, recita questo: 1 anno e quattro mesi con 8 milioni di euro, calcolati moltiplicando il tabacco trasportato illegalmente per 25,82 euro, cioè la sanzione prevista per grammo. Le vecchie 50 mila lire, in buona sostanza.
Il cinquantaquattrenne pugliese (difeso dall’avvocato di fiducia Keti Muzica del Foro di Trieste) era stato sorpreso dalle fiamme gialle durante un controllo in viale Miramare: a bordo del suo “Daily” Iveco aveva occultato ben 600 chili di sigarette di contrabbando (579,79 per l’esattezza), pari a 2.897 stecche di marca “Marble” e “Regina”, lavorate all’estero.
Il fatto risale all’ottobre dell’anno scorso. L’uomo era stato rinviato a giudizio dal pubblico ministero Antonio Miggiani, che si era occupato delle indagini sul pugliese e la sua attività di contrabbando.
Le “bionde” di marca straniera erano state infilate all’interno del vano di carico del mezzo. I finanziari, dopo una serie di minuziosi controlli, si erano accorti che il veicolo era stato modificato appositamente con delle intercapedini sui fianchi e sul tettuccio, ben mascherati da una struttura rimovibile.
Lo stratagemma permetteva al pugliese di passare inosservato. Ma non a un accertamento più accurato.
La merce era destinata al mercato nero, con ogni probabilità non soltanto italiano.
Stando a quanto è stato possibile ricostruire dagli investigatori, il grosso quantitativo di sigarette è stato scoperto dalla guardia di finanza in viale Miramare durante un’abituale attività di controllo in strada. Il cinquantaquattrenne, prima di essere fermato dalle forze dell’ordine, aveva oltrepassato il valico di frontiera con la Slovenia.
Pilato attualmente è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Andria.
(g.s.)
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