Maxi multa da 12 mila euro per il muro imbrattato

E’ costato caro ai protagonisti imbrattare il Mercato Coperto di #Trieste che sono stati condannati dal Giudice a risarcire i danni per complessivi 12.509, 90 euro, di cui 3.000 a titolo di danno di immagine, più la multa per la condanna penale di 200 euro. @ComunediTrieste pic.twitter.com/i2mdOMZtgA
— Roberto Dipiazza (@RobertoDipiazza) 5 marzo 2019
TRIESTE Oltre dodicimila euro di multa, tanto è costato a un ragazzo minorenne imbrattare con la vernice spray la sede del Mercato coperto nel marzo del 2017. Nella sentenza di primo grado del processo svolto con rito abbreviato, il giudice ha ritenuto il ragazzo colpevole dei reati ascritti e lo ha condannato penalmente a una multa di 200 euro, a cui si aggiunge però l’obbligo del risarcimento del danno a favore del Comune per un totale appunto di 12.509 euro, di cui tremila a titolo di danno morale.
A rendere nota la sentenza è stato il sindaco Roberto Dipiazza, che ha anche attaccato: «Bisogna avere rispetto per i beni comuni e questa amministrazione comunale non intende fare sconti e tollerare episodi d’imbrattamento. Ringrazio la Polizia locale per le indagini svolte, che hanno portato all’individuazione del responsabile, l’Avvocatura comunale per aver fatto valere i nostri doverosi e sacrosanti diritti e naturalmente la magistratura. Trieste è la nostra casa e tutti dobbiamo prendercene cura, rispettando i beni comuni».
La vicenda risale a marzo del 2017 quando erano comparse delle scritte, fatte con la vernice spray, sulle facciate appena riverniciate del Mercato coperto. Le indagini per arrivare ai responsabili avevano portato alla individuazione di quattro giovanissimi, due minorenni e due poco più che ventenni. Solamente uno però era stato ritenuto autore dell’imbrattamento e per questo denunciato. Per quanto riguarda la sanzione, in caso di mancato pagamento, si procederà al pignoramento dei beni.
Non si tratta di un caso isolato visto che solamente i Nis (Nucleo interventi speciali) della Polizia locale nel corso dell’ultimo anno sono riusciti a comminare 23 sanzioni per episodi di questo tipo, inclusi quelli in cui invece delle bombolette sono stati usati dei pennarelli.
Il sindaco aveva annunciato il pugno di ferro negli anni scorsi dopo gli imbrattamenti nella galleria di San Vito, anche questi al termine dei lavori di ristrutturazione. Quattro ragazzi, in due episodi diversi, avevano invece pensato bene di verniciare il tram di Opicina: anche questi erano stati intercettati grazie alla presenza di telecamere che avevano registrato l’atto vandalico. Il Comune ha confermato l’intenzione di procedere in ogni caso anche in sede civile, oltre che amministrativa, per punire chi imbratta o danneggia i beni pubblici. —
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