Maxi code di Tir a Sant’Andrea, ma non si misura più la febbre

GORIZIA. Il personale della Croce rossa slovena non effettua più la misurazione della temperatura agli automobilisti e ai camionisti che entrano nel Paese confinante. È questo il provvedimento entrato in vigore nelle ultime ore in Slovenia e che ha ovvie conseguenze anche per Gorizia e Trieste. In 35 giorni, i 27 operatori sanitari volontari avevano effettuato 25.600 misurazioni. Rimane però la Polizia slovena ad effettuare i controlli in “entrata” ai passaggi di Sant’Andrea e Fernetti, gli unici rimasti aperti, oltre ad alcuni passaggi minori per i lavoratori agricoli. Ad annunciarlo Neli Skocaj, segretario dell’Associazione regionale della Croce rossa di Nova Gorica, che ha ufficializzato di aver ricevuto dal governo la revoca dell’ordinanza sulla misurazione della temperatura corporea ai valichi di frontiera.
La suddetta misura non avrebbe più senso, in quanto già prima era prevista una settimana di quarantena per chi entra nello Stato sloveno, fatta eccezione per i lavoratori frontalieri con regolare contratto di lavoro che attraversano il Paese per motivi lavorativi o, comunque, urgenti e certificati (come, ad esempio, il funerale di un familiare stretto). Stessa misura per i cittadini sloveni che rientrano in Slovenia: pure loro devono, preventivamente, passare sette giorni in isolamento.
Possono, invece, entrare in Slovenia gli autotrasportatori che portano merci in Slovenia o che vi transitano per raggiungere altri paesi. Nel frattempo, ieri pomeriggio, si è registrato un nuovo flusso intenso di camion al valico confinario internazionale di Sant’Andrea, a Gorizia. Le motivazioni, a quanto si è potuto capire, sono essenzialmente due. È ripreso anzitutto il traffico pesante in grande stile dopo il periodo pasquale. Inoltre, proprio ieri pomeriggio, i controlli della Polizia slovena si sono fatti più intensi e stringenti sugli autotrasportatori in entrata. Facendo registrare code fino a un chilometro poi scemate in serata. «Tranne questi picchi momentanei, siamo nella normalità», dice Giuliano Grendene, amministratore unico della Sdag.
Situazione decisamente più fluida a Fernetti rispetto al valico goriziano di Sant’Andrea per quanto riguarda il traffico in uscita Stato. L’intensificazione dei controlli da parte della Polizia slovena per i mezzi diretti verso Lubiana non ha prodotto sul valico triestino particolari incolonnamenti. Solamente verso metà pomeriggio a Fernetti il traffico di mezzi di trasporto diretti in Slovenia si è appesantito. Non più di 500 metri, però, la misura dell’incolonnamento, che già verso le 17 ssi era completamente esaurito, con il traffico nuovamente scorrevole.
Fra.Fa. e Lo.De.
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