Maxi-branco di delfini dà spettacolo in golfo FOTO E VIDEO

Almeno sessanta esemplari, tra tursiopi e stenelle, ripresi dai ricercatori durante i lavori di campionamento del progetto Interreg Trecorala

Hanno dato spettacolo in pieno golfo, quasi a salutare la bella giornata di fine ottobre. Un grande branco di delfini, sia tursiopi che stenelle, due specie diverse allegramente insieme, è stato protagonista di uno spettacolo fuori programma per un gruppo di subacquei, tecnici e biologi impegnati in un lavoro di campionamento nell'ambito del progetto Interreg Trecorala. Si tratta di una campagna di studio e valorizzazione delle trezze dell'Alto Adriatico, affioramenti rocciosi sul fondo del mare che rappresentano veri e propri reef, ricchi di flora e fauna. Gli studiosi dell’Ogs, della Shoreline, dell’Arpa e dell’Università di Trieste, imbarcati sul “Castorino II” dell’operatore tecnico subacqueo Nino Caressa di Grado, durante la navigazione si sono imbattuti in un gruppo di oltre 50/60 delfini che attorno alla barca hanno banchettato per circa un'ora. «Si trattava - spiega Saul Ciriaco della Shoreline - di un gruppo di grossi tursiopi con in mezzo alcune stenelle».

«Abbiamo così avuto occasione - aggiunge Ciricao - di fare qualche breve filmato, anche se il mare ahinoi era mosso e quindi la stabilità è quel che è, e qualche fotografia, assieme a Enrico Vinzi».

Nella famiglia dei delfinidi, i tursiopi sono fra le rare specie di delfini che sopportano la cattività, e anche per questo sono i più studiati e i più comuni nei delfinari, resi famosi da “Flipper”, il tursiope protagonista di una fortunata serie tv. Le stenelle invece si riconoscono per la presenza ai lati del corpo di evidenti linee di demarcazione, che separano nettamente il dorso di colore scuro e i fianchi grigio chiaro dal ventre bianco o rosato. Ghiotte di pesci, molluschi e crostacei, le stenelle possono immergersi fino a 200 metri di profondità alla ricerca del cibo preferito, restando in apnea per circa 10 minuti.

Branco di delfini "gioca" nel golfo di Trieste

In quanto al progetto Interreg Trecorala che da mesi impegna i ricercatori nel golfo di Trieste, è finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali, e ha lo scopo di studiare le trezze, ampliando le conoscenze biologiche su questo tipo di ambiente sottomarino, individuare le linee guida per la loro gestione, tutela e valorizzazione, rafforzando, inoltre, l’attrattività e la competitività dell’area e contribuendo alla salvaguardia della biodiversità.

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