Maxi appalti energia da 60 milioni Siram vince la guerra con Engie

Decisione del Consiglio di Stato sulla gestione degli impianti di Municipio, Regione, AsuiTs, Università



Comune di Trieste e di Duino Aurisina, Regione Fvg, Agenzia delle Dogane, Azienda sanitaria, Università, Corte d’Appello, Coroneo, Osservatorio geofisico: appalti energetici pluriennali per un valore complessivo di circa 60 milioni di euro di caldo/freddo attivati negli impianti dei principali enti pubblici situati nel territorio giuliano. Una partita intricatissima, disputata sul campo della giustizia amministrativa, ha dato ragione a Siram e torto al raggruppamento temporaneo formato da Engie e Manital.

Ragion per cui Siram, controllata dalla multinazionale francese Veolia, è subentrata nella convenzione con Consip-Sie3, la piattaforma nazionale del ministero dell’Economia e Finanza che gestisce gli acquisti delle pubbliche amministrazioni. Poi da Consip a scendere verso tutti i contratti attuativi, tra i quali - come abbiamo visto - ci sono quelli riguardanti Trieste e provincia.

Uno degli interlocutori più importanti dell’operazione è il Comune di Trieste, un “cliente” da 7 milioni di euro, così giovedì prossimo Paolo Maltese, responsabile dell’area-business di Nordest, incontrerà il direttore dei Lavori Pubblici municipali Enrico Conte, per organizzare il subentro «in modo efficiente, senza soluzione di continuità nel servizio e assicurando la tenuta dei livelli occupazionali». Un appunto trasmesso da Siram rammenta il forte radicamento della società a Trieste, dove opera una sede in via dei Cosulich e dove lavorano una novantina di addetti diretti. E dove il coinvolgimento dell’indotto artigiano e tecnico supera i 6 milioni annui.

Si diceva che Siram ha prevalso in sede giudiziaria amministrativa dopo un lungo contenzioso con la concorrente Engie (ex Gdf Suez), che riassumiamo solo per sommi capi. L’appalto energetico in questione era stato affidato originariamente a Siram, ma - in seguito alla cessione di una controllata dotata di qualificazione Soa determinante ai fini di partecipare alle gare Consip - l’appalto era stato revocato ed era passato a Engie. La battaglia giudiziaria, che toccava cospicui interessi economici, è andata avanti per tre anni, fino a che il Consiglio di Stato ha dato ragione a Siram nel merito e alcuni giorni addietro ha respinto anche la richiesta di sospensiva avanzata da Engie. Consip ne ha preso atto e ha sottoscritto il subentro di Siram nella gestione energetica che, tra gli altri, concerne 9 grandi enti pubblici triestini.

La stessa Siram ha informato sull’esito della vicenda. È evidente che l’azienda non solo ci teneva a riprendersi gli asset temporaneamente passati alla concorrente Engie, ma anche a farlo sapere. Perché Siram intreccia una vivace dialettica di rapporti aperti/chiusi con il Comune. Per esempio, non ha dimenticato la proposta PPP (partenariato pubblico-privato) respinta dal Municipio: anche questo dossier era finito all’attenzione della giustizia amministrativa, che in sede Tar Fvg non aveva dato torto al Comune imponendogli però di motivare il “niet”.

Una storia interessante: nel settembre 2016 Siram aveva prospettato un progetto pluriennale “global” per riscaldamento, energia, musei, scuole. In cambio l’azienda si impegnava a finanziare un programma di opere pubbliche, tra le quali spiccava la ripavimentazione di piazza Unità. Un’operazione da un centinaio di milioni, una quindicina destinati agli interventi. Ma l’amministrazione aveva risposto picche, optando per il binario “istituzionale” Consip.

Per Siram quel “no” era rimasto un vulnus non cicatrizzato, non è casuale che Maltese abbia commentato nel già citato appunto che «pubblico e privato abbiano bisogno di un quadro normativo certo per collaborare». «Per questo ci stiamo impegnando insieme all’Università Bocconi a realizzare un manuale di procedure trasparenti ed efficienti per lo sviluppo di progetti di partenariato pubblico e privato, che crediamo sia il modello vincente».

Tra i rapporti invece aperti c’è il servizio di manutenzione ordinaria che Siram - in raggruppamento temporaneo d’imprese con Cns, Sinergie (oggi Asea), Bilfinger (oggi Apleona) - gestisce dalla primavera 2013. L’appalto ha già avuto un paio di proroghe, in quanto sarebbe scaduto alla fine di aprile. Adesso il Comune, attraverso una determina firmata dalla dirigente dell’edilizia pubblica Lucia Iammarino, ha prenotato la spesa per la nuova gara: 11,5 milioni per cinque anni, dal 2019 al 2023, a colpi di circa 2,3 milioni all’anno.

D’altronde l’elenco delle realtà coperte dall’appalto è notevole: oltre cento tra uffici, musei, biblioteche, bagni, case di riposo, impianti sportivi, farmacie, luoghi di culto. —



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