Maturità, via agli orali con la tesina della nonna

Al Carducci Vanessa parla del Gma in base a testimonianze dirette. Al Dante focus su Van Gogh
Lasorte Trieste 24/06/14 - Liceo Dante, Studenti, Maturità
Lasorte Trieste 24/06/14 - Liceo Dante, Studenti, Maturità

Vanessa per la tesina della maturità si è affidata ai ricordi della nonna, che le ha raccontato nei dettagli come si viveva a Trieste all’epoca del governo militare alleato e com’era stato riorganizzato l’apparato scolastico. «Peccato che l’orale non possa farlo lei», scherza mentre attende la fine dell’interrogazione di un’amica al Carducci. E racconta che finiti gli esami se ne andrà a lavorare in Spagna, a Las Palmas, dove lo zio gestisce un ristorante.

Gli orali della maturità 2014 sono iniziati ieri per la maggior parte delle scuole cittadine e al liceo delle scienze umane Carducci c’è molto movimento, perché per molte classi sono già stati esposti in bacheca anche i risultati degli scritti. Tra gli studenti scappa qualche lacrima di delusione, ma c’è anche chi non riesce a capacitarsi per l’alta valutazione ottenuta. Ci sono gli amici e i fidanzati, presenti per appoggio morale agli esaminandi, ma anche tanti ragazzi che affronteranno l’orale nei prossimi giorni e sono venuti a seguire qualche interrogazione. Siamo al rush finale: chi sta per essere interrogato ha gli occhi fissi sugli appunti, mentre tra chi ha già finito ci sono i più generosi che cedono i propri quaderni ai compagni per l’ultimo ripasso e si accordano con gli amici per fare un po’ di meritata festa.

«Io partivo da una valutazione agli scritti di 28 punti, sotto la sufficienza dei 30 – racconta Orsetta, appena uscita dall’interrogazione -, perciò ero un po’ tesa. Per fortuna si parte con l’esposizione della tesina, la mia era sull’anarchia, e questo aiuta a rilassarsi almeno un po’. Le domande della commissione si sono mantenute sul tema della mia tesina: mi hanno chiesto Pascoli, che nel periodo giovanile era anarchico, e la sua teoria del fanciullino, “Animal Farm” di Orwell per l’inglese e Marx in filosofia, con un confronto tra teorie anarchiche e comuniste». Ad alleggerire il clima contribuisce anche un professore della commissione, che uscito dall’aula delle interrogazioni rassicura i più timorosi: «Coraggio, che un sessanta non ve lo negheremo».

Nemmeno all’uscita dal liceo Dante il clima è particolarmente teso. Costanza ha appena terminato l’orale e, visibilmente soddisfatta, cede il suo quaderno di appunti a una compagna di scuola. «Ho presentato una tesina sulla percezione dell’io in Van Gogh e Pirandello – racconta, e si capisce subito che aspira a un voto alto – e mi hanno chiesto proprio ciò che mi aspettavo: l’Es, l’Io e il Super-io in Freud, Joyce e il suo rapporto con Trieste e la psicanalisi». Lei ha le idee chiare: dopo una bella vacanza s’iscriverà a Giurisprudenza, perché il suo sogno è diventare giudice minorile.

Giulia Basso

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