Maturità, ecco i 100 di Elisabetta, Enrico, Lorenzo e Ruben: «Al Volta siamo cresciuti, ora un’altra sfida»

I quattro centini dell’istituto continueranno gli studi all’università. La gioia per un risultato «frutto di grande impegno»

Micol Brusaferro

TRIESTE Si preparano a proseguire gli studi all’università i quattro ragazzi che hanno concluso la maturità all’istituto Volta con il massimo dei voti. Due di loro, oltre al cento, hanno ottenuto anche la lode.

Elisabetta Grandi spiega che «visto il periodo pandemico e le criticità che abbiamo dovuto affrontare noi studenti, non sapevo cosa aspettarmi da questa maturità, soprattutto per il ritorno alle prove scritte. Pur avendo avuto un’ottima media negli ultimi tre anni, non davo per scontato di diplomarmi con il 100. Solo dopo aver ottenuto il punteggio massimo negli scritti ho capito che avrei potuto raggiungere l’ambito traguardo, così ho impegnato le ultime energie che avevo per affrontare l’orale, con il giusto sprint, per chiudere questo primo importante capitolo della mia vita. Ho deciso – conclude – di iscrivermi al corso di laurea di Ingegneria informatica a Trieste».

Per Ruben Tic l’esame e la lode finale sono stati «un’inaspettata soddisfazione. Mi ero posto questo obiettivo ad inizio quinta. Ma andando avanti ero convinto che la lode fosse una meta troppo ambiziosa, invece sono molto contento, per il grande impegno che ha dato i suoi frutti. Archiviata la maturità – prosegue –, continuerò sicuramente gli studi».

Lorenzo Corsaro sottolinea: «Non è stato solo merito mio, ma una buona parte va alla preparazione che la scuola ha impartito, garantendo la continuità durante i mesi segnati dal lockdown. Lascio il mio istituto ricordandolo con nostalgia, come un posto che mi ha dato l’opportunità di maturare in tutti i sensi. Il prossimo anno si punta al corso di Ingegneria elettronica a Trieste».

Enrico Sossi, che ha concluso l’esame al Volta centrando anche la lode, parla della maturità come «la fine di un percorso, di un’esperienza che mi ha formato a 360 gradi, che mi ha permesso di crescere e di avere le competenze necessarie per sviluppare un pensiero critico e profondo, orientato verso il progresso. Ma anche l’inizio di una nuova fase della mia vita. E proprio per questo motivo – racconta –, riflettendo sugli anni passati ma guardando anche al futuro, ho deciso di incentrare il mio discorso all’orale su un argomento attuale, sulla digitalizzazione dei processi elettorali per contrastare l’astensionismo, cercando di applicare le nozioni da noi studiate ad un discorso più ampio e complesso. Continuerò gli studi all’Università di Udine, a Ingegneria gestionale».

La prossima tappa tra i diplomati triestini vedrà protagonisti gli studenti del liceo scientifico Guglielmo Oberdan.

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