Matteo, matematico attratto dall’Intelligenza Artificiale

L’obiettivo ora è cercare un lavoro all’estero nel settore del machine learning, una branca dell’intelligenza artificiale.
Matteo Leghissa
Matteo Leghissa

TRIESTE Matteo Leghissa, 25 anni, di Monfalcone ma residente a Pier d’Isonzo, ha deciso di trasferirsi a Trieste per studiare Matematica e quindi conseguire in questa materia sia la laurea triennale sia quella magistrale. L’obiettivo ora è cercare un lavoro all’estero nel settore del machine learning, una branca dell’intelligenza artificiale.

Come mai ha studiato proprio Matematica?

È stata una scelta non troppo ponderata. Dopo il liceo ho scelto di studiare la materia che più mi piaceva ovvero la matematica. È stata una scelta vincente, anche se il primo anno è stato comunque difficile.

Perché?

Il cambiamento dal liceo all’università non è stato facile, ma una volta capito il metodo di studio, ce la si fa.

Cosa farà ora?

Non ho un lavoro o un sogno preciso, però il mio obiettivo ora è quello di fare un’esperienza all’estero. Sono stato un anno in Erasmus e mi è piaciuto tantissimo. In questo periodo non è facile spostarsi, però penso comunque che la mia tesi mi possa dare delle buone opportunità.

Qual argomento ha trattato?

Ho descritto e sviluppato un’idea nell’ambito dell’informatica e dell’intelligenza artificiale con il professor Eric Medvet. In particolare, mi sono concentrato sulle reti neurali, tema innovativo, e gli algoritmi evoluitivi: combinando questi due mezzi, abbiamo provato a creare un nuovo strumento nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Si può applicare un po’ a tutto, perché le reti neurali, che stanno prendendo piede in diversi ambiti, sono uno sostituto degli algoritmi classici attraverso le quali si cerca di far fare al pc ciò per cui quest’ultimo non è stato pensato. Un esempio? Riconoscere il contenuto di un’immagine. Noi esseri umani lo facciamo immediatamente, mentre il pc no. Quindi, anziché usare degli algoritmi semplici, usiamo le reti neurali che funzionano tramite addestramento.

Dove le piacerebbe andare?

In Erasmus sono stato a Granada, in Spagna. La prima meta sarebbe dunque questo Paese, ma non è un limite obbligatorio, mi piacerebbe anche uscire dall’Europa. Vorrei continuare ad approfondire l’ambito dell’intelligenza artificiale in un’azienda, non a livello accademico ma professionale. —




 

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