Mattarella, primo viaggio nei Balcani

Due giorni del capo dello Stato a Lubiana e Zagabria, esordio del tour che lo porterà anche a Belgrado e Podgorica
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà da oggi a Lubiana per un viaggio ufficiale che lo porterà anche a Zagabria. Il capo dello Stato inizia così un giro attraverso le capitali balcaniche che sono già parte dell’Unione europea o si stanno avvicinando progressivamente ad essa. Non a caso alla fine del mese Mattarella sarà a anche a Belgrado e Podgorica.

Logicamente il tour ha inizio con i due Paesi, Slovenia e Croazia, più legati all’Italia per vicinanza geografica e vicissitudini storiche. Sono, per altro, i due Paesi che più forte hanno manifestato il desiderio d’Europa all’indomani della dissoluzione di quella che all’epoca era la Jugoslavia.

Stringato il programma delle visite, come vuole la linea di sobrietà inaugurata dal nuovo presidente della Repubblica fin dal momento del giuramento. Ventiquattrore per ogni capitale, protocollo ridotto all’osso. Ecco allora Mattarella che arriva oggi a Lubiana in mattinata per un colloquio con l’omologo sloveno, Borut Pahor. A seguire dichiarazioni congiunte e visita al palazzo dell’Assemblea nazionale, dove l’accoglierà il presidente del Parlamento, Milan Brglez.

13 luglio 2010: un'immagine del Concerto dell'amicizia diretto da Riccardo Muti
13 luglio 2010: un'immagine del Concerto dell'amicizia diretto da Riccardo Muti

Nel pomeriggio visita al museo civico e incontro con i rappresentanti della minoranza italiana in Slovenia. Una comunità che ha subito come poche altre i travagliati movimenti della storia del ’900. Domani tappa in Croazia, con programma molto simile. Il colloquio con il presidente croato, signora Kolinda Grabar-Kitarovic è previsto in tarda mattinata. Nel pomeriggio incontro con i rappresentanti della minoranza italiana in Croazia.

Da sottolineare che c’è un particolare interesse del capo dello Stato italiano nel confermare i buoni rapporti con questi Paesi così vicini all’Italia e nei quali risiede la Comunità nazionale italiana e con importanti legami in tutti i settori. Ricordiamo che il suo predecessore, Giorgio Napolitano dedicò molta attenzione a questi Paesi, intensi furono i rapporti con i presidenti di Slovenia e Croazia, basti ricordare la partecipazione dei tre Capi di Stato al concerto diretto dal maestro Muti in piazza dell’Unità a Trieste (luglio 2010) già noto come l’Incontro di Trieste. la dichiarazione congiunta italo-croata letta nel corso dell’evento che vide migliaia di persone nell’Arena di Pola (settembre 2011) e le visite di Stato nelle rispettive capitali.

Sergio Mattarella vuole proseguire, dunque, sulla strada di ottimizzazione dei rapporti con i vicini dove vivono anche importanti comunità nazionali italiane. Il fatto che quella in Slovenia e Croazia rappresenti una delle prime visite all’estero del settennato appena inaugurato da Mattarella dimostra l’importanza che il Quirinale dà all’appuntamento, sempre nell’ottica di implementare i già buoni rapporti che intercorrono, vuoi sul piano politico e diplomatico, vuoi su quello economico con l’Italia che occupa le primissime posizioni nell’interscambio commerciale con i due Paesi vicini.

Per Mattarella si tratterà del quarto viaggio. Il capo dello Stato sarà nei Balcani a pochi giorni dalla tragedia nel canale di Sicilia, dove si temono per il naufragio del barcone circa 800 morti. Questo sarà sicuramente l’argomento principe sul tavolo dell’incontro con i due omologhi di Mattarella, all’indomani del duro monito che il nostro presidente ha lanciato ieri nell’incontro con i presidenti dei parlamenti Ue. Una Europa più efficace e presente rispetto alla crisi dell’immigrazione dai Paesi dell’Africa e più presente nel Mediterraneo dove si consumano i naufragi.
 

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