Mattarella: «A Gorizia l’Europa più bella»

GORIZIA Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non si è dimenticato di Gorizia, della sua storia, del suo passato ma anche del suo futuro. Ha dovuto, suo malgrado, dire “no grazie” all’invito rivoltogli dal sindaco Ettore Romoli a partecipare alle cerimonie commemorative della Presa di Gorizia ma, a sorpresa, ha organizzato nel breve spazio di 15 giorni, scavalcando anche i normali e rigidi protocolli, un incontro con il sindaco di Gorizia. Ed è così che Ettore Romoli, ieri, in gran segreto, ha raggiunto il Quirinale.
Il primo cittadino era stato invitato per parlare della Grande Guerra, della Presa di Gorizia e delle diverse e importanti cerimonie commemorative: alla fine, l’incontro (che si è protratto per una trentina di minuti) ha offerto l’occasione per una disamina anche economica del territorio. E in questo contesto il discorso è scivolato sulle sfide del Gect, il Gruppo europeo di cooperazione territoriale, che unisce le città di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter Vrtojba nel nome della collaborazione e dell’abbattimento di tutti i confini. Anche mentali.
L’Europa più bella
«Mi fa molto piacere che la collaborazione fra i Comuni italiani e sloveni dell’area confinaria goriziana abbia raggiunto risultati così importanti: questa è l’Europa più bella».
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al sindaco Ettore Romoli durante l’incontro avvenuto ieri mattina al Quirinale in forma “semi-carbonara”, considerato che il Comune ha ritenuto di non dover pubblicizzare un evento che non avviene tutti i giorni. Per la verità, il Capo dello Stato aveva invitato a Roma il primo cittadino di Gorizia per ricordare il centenario della Presa di Gorizia nell’ambito della 6° Battaglia dell’Isonzo ma nel corso del cordialissimo faccia a faccia si è parlato anche di altri argomenti a partire dalla situazione dell’area confinaria. Romoli ha spiegato che le amministrazioni comunali di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter Vrtojba, superando grandi ostacoli e resistenze hanno dato vita ad un nuovo organismo, il Gect, che permette la progettazione e la realizzazione di opere congiunte finanziate dall’Unione europea e, soprattutto, di andare oltre le ferite del passato, rinsaldando i rapporti di amicizia fra le comunità. Mattarella, dimostrando di conoscere molto bene Gorizia e la sua storia, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto in ambito transfrontaliero «che coglie perfettamente - sono state le sue parole - lo spirito di chi si batte per l’unità dell’Europa con l’obiettivo di creare un nuovo sviluppo che guardi oltre i confini».
Economia e Università
A questo proposito, durante il colloquio, si è parlato anche della situazione dell’economia goriziana, ovvero delle problematiche legate alla deindustrializzazione galoppante ma anche delle prospettive collegate al turismo e al Polo universitario. Ricordando il suo legame con Gorizia, «città che mi è molto cara e di cui ho seguito le varie vicende storiche» il presidente della Repubblica si è detto, quindi, molto rammaricato per non poter essere presente alle celebrazioni dell’8 agosto per la Presa di Gorizia essendo occupato, in quel periodo, per precedenti impegni «ma sarò presente e vicino alla città con il cuore - ha detto - e, per questo, ho voluto incontrare il sindaco Romoli affinchè porti alla città il mio affetto e la mia vicinanza». Non solo: Mattarella, che si è intrattenuto per più di mezz’ora con Romoli, ha espresso la volontà di tornare a Gorizia appena si presenterà l’occasione con una visita ufficiale.
Il presidente ha dichiarato di essere rimasto «molto colpito», in alcune visite effettuate parecchi anni fa, dell’aspetto della piazza della Transalpina, divisa in due da una linea di confine. E ha sottolineato l’importanza di «riannodare i fili dell’Europa», dichiarando «finito il tempo dei muri e delle divisioni». E, in questo senso, i progetti del Gect vanno nella giusta direzione. Mattarella, inoltre, ha ricordi nitidi della presenza universitaria in città: in particolare, ha parlato della facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche che è - indiscutibilmente - uno dei fiori all’occhiello dell’offerta accademica della nostra città.
Due piccoli doni da parte del sindaco
Il sindaco Romoli, in chiusura di incontro, ha voluto consegnare al presidente Mattarella la prima medaglia del centenario stampata direttamente dal Comune di Gorizia e il libro sulla 6° Battaglia dell’Isonzo che il presidente ha molto apprezzato.
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