Materna “a dieta” a Staranzano
STARANZANO. «I nostri bambini ridotti a pane e acqua a colazione. Niente più latte, the, biscotti o merendine. Ma non siamo mica in tempo di guerra». I genitori non hanno preso bene la “novità” introdotta quest’anno alla scuola materna di Staranzano “Gianni Rodari”. Alcuni hanno protestato direttamente a scuola, altri su Facebook. Ma tant’è: dall’inizio dell’anno scolastico la scuola, che conta più di 200 bambini, ha aderito al progetto provinciale dell’Ass Isontina, noto con il titolo “Merenda sana a scuola” che si pone come finalità la prevenzione del sovrappeso, dell’obesità, dei disturbi alimentari e delle patologie conseguenti a un’alimentazione e un’attività fisica inadeguata. E così, seguendo le indicazioni dell’Ass, la “Rodari” ha adottato «una qualità nutrizionale garante della salute dei bambini, che va di pari passo con un’attività di educazione alimentare, che vede protagonisti anche gli adulti nei diversi ruoli». Morale: niente più latte, tè e biscottini a scuola. Ma solo pane, acqua e qualche pezzetto di banana. Questa limitazione nel mangiare “normale” del mattino viene interpretata, invece, da molti genitori come un drastico taglio alle spese alla luce della crisi. Tanto più che, in questo progetto, sono coinvolte in prima persona anche le famiglie in quanto al mattino i ragazzi, prima di essere portati a scuola, devono consumare la colazione a casa. E a scuola? Solo acqua, pane prodotto secondo la ricetta dell’Ass dai panificatori locali, al massimo uno yogurt o un frutto (mezza mela o mezza banana), senza superare una grammatura prestabilita ed equilibrata.
In pratica l’ex merenda rappresenta solo uno “stuzzichino” in vista del pranzo, che ovviamente deve rispettare determinati canoni per fare in modo che i ragazzi non arrivino al pasto già sazi.
«Non ci permetteremmo mai di speculare sulla pelle dei bambini – smentisce l’assessore all’Istruzione di Staranzano, Michele Rossi – anche perché in questa operazione l’amministrazione partecipa alle spese come se i ragazzi consumassero una tradizionale merenda. Nessun taglio quindi ai finanziamenti del bilancio di previsione e neppure un euro di sconto. Per il Comune la spesa è la stessa. Questo progetto – spiega ancora l’assessore Rossi – è già operativo in qualche altra scuola del mandamento e in futuro abbiamo una proposta dell’Ass di estenderlo con altre modalità anche alla scuola elementare».
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