A Trieste il laboratorio unico al mondo per lo studio di materiali che mimano la natura
La struttura, che fa parte del Dipartimento di fisica dell’Università di Trieste e opera all’Area Science Park, impiega tecniche innovative: di recente è stato creato un nuovo materiale che imita in due dimensioni le caratteristiche della vitamina B12

A Trieste c’è un laboratorio che studia i materiali biomimetici, ovvero che imitano la natura, e per farlo impiega "modalità innovative e uniche al mondo": è il laboratorio di spettroscopia laser a generazione di frequenza somma, Sfg - VispLab, del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste i cui progressi sono stati presentati oggi. Nato nel 2013, il laboratorio è insediato all'Istituto officina dei materiali del Cnr nel campus di Area Science Park.
La struttura è stata presentata oggi come una delle realtà di UniTS che nel corso del tempo hanno consolidato la propria attività diventando un’eccellenza nel panorama scientifico locale e internazionale.
“Il Laboratorio impiega, con modalità innovative e uniche al mondo, la spettroscopia ottica non lineare con sorgenti laser, per indagare e comprendere a livello atomico le proprietà fondamentali delle superfici della materia, dove avvengono fenomeni fisici e chimici importantissimi – spiega Erik Vesselli, responsabile del laboratorio e docente di Fisica sperimentale della materia a UnITS - il nostro scopo è sintetizzare e caratterizzare materiali che imitino molecole complesse presenti in natura, come ad esempio gli enzimi”.
Per sviluppare ulteriormente il laboratorio, il team ha recentemente costruito uno strumento, un elettrospray molecolare, che permette di assemblare nuovi materiali bidimensionali, replicando artificialmente in un cristallo le caratteristiche dei sistemi biochimici che possono così essere regolate e controllate per trovare applicazioni mirate e concrete.
“Impiegando questo approccio innovativo, siamo recentemente riusciti a creare un materiale, basato su grafene, che imita in due dimensioni le caratteristiche della vitamina B12, una biomolecola unica per la sua particolare funzionalità – continua il prof. Vesselli - si tratta di un risultato rilevante per la comunità scientifica internazionale e di grande potenziale applicativo”.
Il laboratorio non lavora in maniera isolata e autonoma, ma è inserito nel contesto di collaborazione scientifica del Sistema Trieste, oltre che nazionale e internazionale.
Inizialmente allestito grazie a finanziamenti MUR e parzialmente con il contributo di fondazioni locali ed estere, SFG – VISpLAB è cresciuto nel tempo grazie alla progettualità scientifica e più recentemente con fondi erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel contesto di un’intensa collaborazione scientifica con CNR – IOM nelle immediate vicinanze di Elettra Sincrotrone Trieste.
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