Massaie insospettabili con il burlesque a scuola di sex appeal

Una trentina di donne, di solito tutte casa e lavoro, ha aderito al corso con entusiasmo e malizia
Lasorte Trieste 22/01/12 - Dancing Paradiso, Scuola di Arianna, Burlesque
Lasorte Trieste 22/01/12 - Dancing Paradiso, Scuola di Arianna, Burlesque

Donne sul posto di lavoro, fuori da scuola ad aspettare i bambini, in giro per commissioni, al supermercato e poi “al focolare” per occuparsi dei lavori domestici. Un salto in palestra e poi di corsa alla lezione di nuoto dei pargoletti, immancabile la riunione con i professori e via di nuovo a casa a preparare la cena. Donne responsabili, impegnatissime e sempre in perfetto orario, mogli e mamme tutti i giorni della settimana. Le stesse donne che con addosso un corsetto, reggicalze, scarpa col tacco e guanti da sera lunghi e fascinosi sono capaci di mettere da parte lo stress quotidiano, di liberarsi dalle inibizioni e trasformarsi in seducenti regine dello spogliarello. Sono circa trenta le donne che domenica scorsa, in due diverse sedi in città, hanno celebrato quell’arte della femminilità, della sensualità e dello spogliarsi elegante ed ironico che è il burlesque. Un genere di spettacolo parodistico nato nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento tra le classi meno abbienti, il cui periodo d’oro si ebbe negli anni ’40-’50. Protagonista la donna, la sua femminilità e il suo corpo, esibito con arte e mai in modo volgare. Roxy Rose, celebre performer italo russa e pin-up model di stile vintage, è stata ospite presso l’Associazione dilettantistica sportiva Daspe DanzaSpettacolo, accolta da una quindicina di nuove appassionate, tutte over quaranta (ma anche over sessanta!).

Niente spazio per l’imbarazzo o la goffaggine: accesa la musica, è stata una naturale esplosione di femminilità. Schiene diritte, petto avanti, bacino indietro e sorrisi ammiccanti a incorniciare un susseguirsi di incroci di gambe, movimenti sensuali delle braccia e dei fianchi, in un continuo gioco di sguardi e pose a ritmo di musica. «E’ una forma di palestra per ritrovare femminilità, autostima e i lati ironici e sensuali di sé, usando la gestualità e la mimica – spiega Eleonora Violin, direttrice artistica della Daspe – Seguendo la musica ci si spoglia in maniera divertente e stuzzicante, senza mai arrivare al nudo integrale». Per due amiche, di 52 e 57 anni, è la prima esperienza di burlesque: «Una domenica di divertimento, per far emergere la sensualità che qualche volta trascuriamo. L’abbigliamento? Sono bastati un bustino che utilizzavo come sottogiacca, un collant, delle scarpe eleganti... Ed eccomi qua». «E’ un momento di sfogo, di spazio per noi che siamo sempre solo mamme e mogli, troppo serie e responsabili. Un gioco fatto di pose e atteggiamenti femminili e un modo per sentirsi meglio nella vita di tutti i giorni» spiega Claudia. Roxy insegna a giocare con la bretella del reggiseno, a sfilare il guanto o la calza con i denti, a sganciare il corsetto giocando al “vedo - non vedo” in maniera seducente e maliziosa.

Alla scuola di ballo Arianna, Sara Perugino, in arte Deeva Kant, già finalista del programma televisivo Lady Burlesque, ha incantato le dodici partecipanti: «Il burlesque è esagerazione, disinvoltura ma anche raffinatezza e stile. C’è chi, sul palco, fa la macchietta e scherza di se stessa e chi invece sceglie l’eleganza. Ognuno costruisce il proprio personaggio secondo una scelta stilistica individuale». Un’arte per quelle donne che hanno voglia di mettersi in gioco, abbattere i propri tabù e far emergere fascino e sex appeal. Nel burlesque vengono messi in mostra il sederone o il seno prorompente, con ironia, malizia e complicità. Ciascuna performer si sente bella e, in tal modo, appare bella agli occhi del pubblico. Prendete ad esempio Dirty Martini: 130 kg e l’eleganza di un cigno», continua Deeva. «Lo spirito del burlesque aumenta l’autostima e l’ironia, non si parla di un banale strip», commenta Mauri, 55 anni.

Vanessa Maggi

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