Massacro di Lignano, prelievi di Dna anche a Bergamo

Sottoposti al test salivare tutti gli artisti del circo “Bellucci più Mario Orfei”, presente a Sabbiadoro nella notte del duplice delitto. Confermata l’anticipazione del Piccolo: analoga indagine su decine di persone, soprattutto dell’Est, nei giorni scorsi nella località balneare. Indagini forse vicine a una svolta
Lignano 29 agosto 2012 sequestro e controllo casa omicidio Copyright Petrussi Foto Press TURCO
Lignano 29 agosto 2012 sequestro e controllo casa omicidio Copyright Petrussi Foto Press TURCO

Le indagini sul duplice omicidio di Lignano Sabbiadoro arrivano fino a Bergamo, con una precisa traccia che gli investigatori stanno vagliando e che potrebbe portare a una svolta, come anticipato nei giorni scorsi dal Piccolo di Trieste. I carabinieri di Udine infatti, si sono recati ad Azzano San Paolo (Bergamo) dove dal 23 agosto si è installato un circo che si tratterrà fino al 16 settembre.

I militari hanno prelevato Dna e impronte digitali a tutti e cinquanta gli artisti del 'Bellucci più Mario Orfei", come confermato dal 'patron' del circo, Attilio Bellucci, in una intervista al quotidiano 'L'Eco di Bergamò a cui precisa: "Nessuno di noi è sospettato per quell'atroce delitto, i

carabinieri sono venuti per un semplice controllo, perché non erano riusciti a identificarci tutti quando eravamo a Lignano".

Il circo era presente nella località balneare nel periodo dell'assassinio di Paolo Burgato, 69 anni, e Rosetta Sostero di 66, avvenuto nella notte tra sabato 18 e domenica 19 agosto).

"La mattina del 20 è partita per Bergamo la prima parte della carovana - racconta Bellucci - mentre il 21 la seconda, con cinque mezzi e una quindicina di persone. I carabinieri sono venuti per un controllo il 21, hanno chiesto i documenti nostri e dei veicoli ma mancavano quelli degli altri artisti che erano già partiti. Così sono tornati martedì per completare le verifiche. Comunque al momento dell'assassinio eravamo tutti in scena".

Analoghi prelievi di Dna, tutti su base volontaria, erano stati effettuati dai carabinieri (nonostante le loro "non conferme") nei giorni immediatamente successivi al massacro. I militari avevano fermato decine di persone, uomini e donne, soprattutto dell'Est europeo, chiedendo loro di rilevare la traccia genetica con un tampone salivare. Questo giornale ne aveva dato notizia circostanziata, che ora viene confermata da quanto successo a Bergamo.

Argomenti:delittimassacro

Riproduzione riservata © Il Piccolo