Market chiuso a Monrupino, scatta la protesta: «Anziani in navetta per la spesa»
Petizione dei residenti per cercare nuovi gestori per l’unico punto vendita del paese. Intanto il Comune annuncia il servizio di trasporto
Una raccolta di firme, organizzata tempestivamente dai residenti, per cercare un nuovo gestore che si sostituisca al marchio In’s. L’amministrazione comunale che si sta attivando per far partire, subito dopo le feste, un servizio navetta settimanale, che possa portare gli anziani del paese a fare la spesa negli esercizi commerciali più vicini.
È forte e partecipata la reazione degli abitanti di Repen, frazione del territorio comunale di Monrupino, alla chiusura, avvenuta proprio alla vigilia di Natale, dell’unico supermercato presente in zona, quello che si affacciava sulla piazza principale del piccolo paese carsico.
Per settimane – non appena saputo dell’intenzione del marchio che fa parte del gruppo Pam – la sindaca di Monrupino Tanja Kosmina ha cercato di trovare una soluzione, «perché il supermercato di Repen era l’unico dell’intera frazione ed era molto comodo soprattutto per gli anziani del paese, ma era utilizzato anche dai residenti di Sgonico e da quello del vicino comune sloveno di Sesana», spiega.
Tutto questo però senza esito. E così, nel pomeriggio del 24, mentre in piazza brillavano le luci del Natale, le saracinesche del grande negozio della piazza si sono definitivamente abbassate. «È stato un colpo durissimo per la comunità – sottolinea Kosmina – perché l’edificio che ospitava il supermercato si affaccia su una piazza nella quale è facile trovare posto con la macchina ed è baricentrico rispetto all’intero territorio comunale. Insomma, si garantiva alla popolazione la possibilità di acquistare un po’ di tutto».
La costruzione è di proprietà della famiglia Guštin, nello specifico dei fratelli Tiziana ed Elvis, titolari dello storico ristorante Križman, che si trova di fronte al negozio e che, per circa 40 anni, hanno affittato i locali a varie imprese del commercio alimentare e non solo. «L’edificio – evidenzia la sindaca di Monrupino – necessitava di importanti interventi di ristrutturazione. Avevamo anche ospitato in Municipio un incontro fra tutti gli attori interessati per discuterne, ma non c’è stato nulla da fare. L’In’s ha deciso di non investire e di restituire i locali ai legittimi proprietari, con il risultato di lasciare sguarnita l’intera frazione di Repen sotto il profilo commerciale. Io stessa – aggiunge – con l’approssimarsi della data di chiusura, mi sono personalmente adoperata con la Direzione locale del marchio In’s per cercare di scongiurare o per lo meno di rinviare la chiusura. Ma non ho mai avuto risposta».
Il problema che si è venuto a creare è evidente: a Repen abitano numerose famiglie, in molti casi con componenti anziani per i quali raggiungere Fernetti o il centro di Opicina, le uniche alternative per poter fare acquisti di generi alimentari, diventa un problema non da poco, anche perché il servizio di trasporto pubblico non assicura una comodità e una frequenza sufficienti
. «Non si può pensare che persone di una certa età – riprende Kosmina – possano salire sull’autobus, fare alcuni chilometri per andare a Fernetti o a Opicina, riempire le borse di generi alimentari e di ciò che è necessario per il vivere quotidiano, risalire sull’autobus e tornare a casa. Soprattutto in questi mesi in cui il freddo sul Carso è notevole».
Kosmina ribadisce «solidarietà e vicinanza dell’amministrazione ai due gestori del supermercato, Roby e Cristian, che si sono sempre dimostrati all’altezza della situazione, in particolare nel periodo del Covid e che adesso devono trovare un’alternativa occupazionale» e assicura «il massimo impegno dell’amministrazione per trovare una soluzione alternativa stabile». —
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