Marina militare, termina a Trieste l'impegno Nato del cacciamine Alghero

TRIESTE Termina oggi, mercoledì 4 aprile, la sosta nel Porto di Trieste del cacciamine Alghero della Marina Militare, dove ha ormeggiato venerdì scorso insieme al secondo gruppo permanente di contromisure mine della Nato (Nato Mine Counter Measures Group 2 - SNMCMG2), in partenza, secondo i programmi, sempre oggi.
La sosta, si legge in una nota emessa nella mattinata odierna, ha coinciso con il termine attività della nave Alghero con il gruppo Nato, iniziata il 9 marzo. Nel video di Andrea Lasorte, si vede ripresa la sua partenza da Trieste.
Alghero, si legge sempre nel comunicato, è stata impiegata nella flotta Nato nelle soste nei porti di Patrasso, Corfù e Spalato. Durante le fasi di navigazione, le unità navali dell’Alleanza hanno preso parte a diverse esercitazioni internazionali e hanno svolto attività in cooperazione con le Marine militari dei diversi Paesi visitati, fino a giungere nel porto di Trieste.
I gruppi permanenti della Nato, continua la nota, si addestrano continuamente con i paesi alleati e partner, partecipando ad esercitazioni nazionali o multinazionali, in modo da incrementare l’interoperabilità e mantenere alto il livello di addestramento.
La nave Alghero, al comando del tenente di vascello Davide Tamborini, è un cacciamine costiero (Mine Hunter Coastal - MHC) terza unità della classe Gaeta, consegnata alla Marina Militare nel marzo 1993, è assegnato alla 54ª Squadriglia Dragamine Costieri (Comsquadrag 54) con sede a La Spezia. L’unità, composta da un equipaggio di 44 militari, è in grado di svolgere attività di localizzazione, identificazione, neutralizzazione di mine navali, residuati bellici e di ordigni per garantire la sicurezza della navigazione. Per effettuare queste operazioni l’unità è dotata di veicoli subacquei filoguidati Remotely Operated Vehicle (ROV) e si avvale di operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina militare.
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