Marina d’Aurisina C’è l’accordo sulla via

DUINO AURISINA. Il manufatto in cemento armato, per impedire il transito di veicoli su un strada pacificamente riconosciuta dall'amministrazione come abusiva, ossia la “via fantasma” di Marina d'Auris...
Lasorte Trieste 08/01/13 - Le Ginestre, Cartello Strada Privata
Lasorte Trieste 08/01/13 - Le Ginestre, Cartello Strada Privata

DUINO AURISINA. Il manufatto in cemento armato, per impedire il transito di veicoli su un strada pacificamente riconosciuta dall'amministrazione come abusiva, ossia la “via fantasma” di Marina d'Aurisina, non è servito. In scadenza dei termini fissati dalla proprietà del fondo, in capo al medico di nazionalità slovena e tedesca Alfons Tominschek, si è trovato un accordo tra le parti. I 250 metri della discordia non sono stati chiusi al traffico, con sollievo dei confinanti che avrebbero visto precluso l'accesso via auto alle case.

Lo ha reso noto l'avvocato Piero Santi, che segue il caso per Tominschek. Le 14 famiglie residenti in zona, rappresentate dai legali Alfredo Antonini e Emanuele Urso, hanno siglato un atto: «concessione in via precaria di una facoltà di passaggio ai sottoscrittori» per far fronte «all'esecuzione in tempi brevi di una serie di opere cosiddette “tampone”, necessarie a consolidare in qualche punto il manto stradale». Lavori a carico dei confinanti. Essenziale al prosieguo della messa in sicurezza ineludibile dopo la perizia idrogeologica di Bruno Grego, è stabilita «la convergenza dei sottoscrittori sugli elaborati di massima relativi alla costruzione di una nuova strada a norma con passaggio veicolare e pedonale». Opera da «realizzarsi senza richiesta di corrispettivo da parte di Tominschek e con costituzione, senza corrispettivo, delle servitù di passaggio a favore di tutti i fondi interessati, purché partecipanti pro quota ai lavori». «Il tutto – dice il legale – parallelamente alla possibilità di costruire, come desiderio del mio cliente, una casa unifamiliare di circa 150-160 metri quadrati: superficie minima sui 5mila metri quadri del fondo, che va a escludere qualsiasi logica speculativa. Non si vuole fare alcun condominio. Tominschek desidererebbe solo lasciare qualcosa ai suoi familiari».

Quanto alla messa in sicurezza, è previsto sul costone un reticolo di contenimento con paramassi contro le frane. Nel progetto di massima una nuova carreggiata di 5 metri, col tragitto regolato da semaforo e marciapiede percorribile da disabili. Il medico è disponibile a partecipare a queste spese, il cui criterio di ripartizione è da definire (ma dovrebbe seguire la logica di una suddivisione proporzionata all'estensione e tipologia di proprietà). Tominschek può ospitare nel fondo le stazioni di filtraggio per lavori di convogliamento delle acque meteoriche che risultano di pertinenza di Fvg strade, e a concedere spazi per la sosta. Purché possa costruire la casa.

La palla passa al Comune, cui saranno presentati i piani: «Finora – conclude Santi – non è stato mai espresso parere negativo alla nostra proposta edificatoria, strettamente legata alla messa in sicurezza. Ci sono privati che con grande fatica stanno cercando di colmare un gap che si trascina da 35-40 anni, portando avanti una proposta che non grava sulle casse dell'ente».

Tiziana Carpinelli

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