Maria Teresa, la statua prende forma

Un basamento ottagonale di tre metri, per sei metri di altezza, da collocare probabilmente all’inizio del Canal Grande (ma ci sono altri quattro siti presi in esame). Domani alle 17.30, nella sala Piccola Fenice (accesso da via San Francesco 5) avrà luogo la presentazione alla cittadinanza del progetto e della proposta che riguardano la realizzazione del monumento in memoria di Maria Teresa d’Austria con relativa colletta pubblica. «Nel corso dell’iniziativa pubblica verranno resi noti i membri del consiglio del Comitato ed illustrati attraverso una videoproiezione gli aspetti di base dell’opera monumentale da realizzare, la cui pianificazione è stata predisposta dopo una serie di consulenze e rilievi tecnici», fa sapere Massimiliano Lacota, promotore dell’iniziativa e rappresentante in Italia della Casa d’Austria. Un monumento, in ogni caso, tradizionale. «Una statua classica. Non alla Mascherini per capirsi».
Maria Teresa dovrà apparire in piedi, mentre sul basamento ottagonale delle formelle in bronzo riprodurranno le magnifiche opere lasciate a Trieste: dalla Scuola nautica all’ospedale Maggiore, dal Borgo Teresiano al Molo Fratelli Bandiera. «La magnifica statua dell’imperatrice che si trova nella Grosse Saal dell'Università di Vienna è l’esempio dal quale prendere lo spunto», indica Lacota.
Il costo complessivo del monumento si aggira sui 100mila euro. La colletta pubblica è già partita. E stato aperto un conto corrente postale. «Chi verserà un importo pari o superiore a 50 euro verrà registrato con nome e cognome e dati di residenza sull’apposito “foglio delle sottoscrizioni” che sarà redatto a mano, calligraficamente, ed in tre copie originali, una delle quali verrà conservata in uno spazio all’interno dell’opera monumentale», spiega Lacota. Intanto c’è un piccolo giallo sull’evento di sabato (ore 20 al Teatro Verdi) che apre le celebrazioni teresiane. Dalla scaletta del concerto “Viva Trieste”, eseguito dalla banda imperiale di Vienna “k.u.k. - Wiener Regimentskapelle IR 4”, è sparito l’inno italiano. La cancellazione di Mameli è stata chiesta dagli organizzatori in via precauzionale. (fa.do.)
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