Mare più pulito a Grado con il nuovo depuratore
GRADO. Il nuovo impianto di depurazione delle acque reflue realizzato e presentato ieri a Grado da Irisacqua è costato 5 milioni 440mila euro, dei quali un miìlione e 130 milioni finanziati dalla Regione. Ha una potenzialità massima giornaliera equivalente a 80mila abitanti e una portata trattata di circa 16mila metri cubi. È totalmente biologico e lo dimostrano i risultati dei prelievi fatti dall’Arpa alla fine dello scarico a mare.
La Federazione europea che assegna annualmente le bandiere blu, ben sa di questi dati e anche dell’esistenza da anni di un depuratore così capiente e da ora anche totalmente biologico. In sintesi la rimozione di materiali quali sabbie, olii e grassi viene fatta durante il pretrattamento. Successivamente il liquame passa al comparto biologico per la rimozione del fosforo e dei composti azotati, con il contestuale abbattimento delle sostanze organiche. C’è poi l’ulteriore fase di sedimentazione e per concludere con la disinfezione tramite acido peracetico che abbatte i batteri coliformi. Sono state realizzate inoltre tre vasche di equalizzazione, che servono a limitare concentrazioni elevate di cloruri.
L’imponente impianto è stato inaugurato con interventi brevissimi da parte dei relatori. Proprio al primo discorso, infatti, è iniziata a cadere la pioggia. Prima alcune goccioline poi pioggia copiosa e vento. Fortunatamente tutto è durato poco, ma anche l’immancabile brindisi anziché all’aperto si è dovuto fare al bar dell’adiacente campo da golf. Un nuovo impianto, come sottolineato dal presidente di Irisacqua Mirio Bolzan, che rappresenta due aspetti fondamentali e rilevanti: il rispetto delle norme ambientali anche a livello di Comunità Europea e, aspetto da mettere assolutamente in evidenza, il fatto che se si è giunti a questo punto è perché i sindaci dell’Ato hanno approvato, nel contesto della distribuzione dei fondi destinati a interventi in tutta la Provincia di Gorizia, sia questo sia altri interventi per Grado. «Un impianto - dice Bolzan - che garantisce il rispetto delle norme ma soprattutto il rispetto dell’ambiente».
Seppur in poco tempo, date le condizioni meteo, è stato il direttore di Irisacqua, Paolo Lanari, a descrivere le caratteristiche di un depuratore che rende un grande servizio a tutto il litorale ma soprattutto a Grado. Un sentito ringraziamento a Irisacqua e ai colleghi sindaci della provincia di Gorizia, che hanno capito quale sia l’importanza di questo impianto, e di altri interventi destinati a Grado, è stato fatto invece il sindaco Dario Raugna, accompagnato anche dall’assessore ai Lavori pubblici, Fabio Fabris, e dal dirigente dell’ufficio tecnico Andrea de Walderstein.
Il contributo finanziario regionale sul depuratore e altre opere per l’Isola d’Oro sono stati invece al centro dell’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, pronta a sottolineare la qualità della depurazione delle acque e il miglioramento generale della qualità delle acque di tutta la costa. «Unitamente ad altre due opere è questo di Grado il completamento di tre anni di lavoro - afferma il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, presente alla cerimonia -, tre anni di concreti frutti destinati a tutto l’Isontino». Oltre al depuratore di Grado, Gherghetta si è soffermato sull’avvio dei lavori del tubone la cui inaugurazione è prevista per oggi e soprattutto, primo in Italia, l’ok del Ministero per la rimozione di tutte le tubature in amianto della provincia di Gorizia. Il taglio del nastro è arrivato da parte dell’assessore Vito con la benedizione del parroco. E proprio dall’arciprete monsignor Armando Zorzin è arrivato un invito a tutti: «Rispettare l’ambiente e sprecare meno acqua possibile».
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