Mare bollente, anche in Istria scatta l’allarme alga tossica
POLA. Alghe tossiche in Istria. A lanciare l’allarme è stato il Centro di ricerche marine di Rovigno: lo studioso Martin Pfannkuchen ha specificato che concentrazioni di Ostreopsis ovata sono state notate in diverse spiagge della costa orientale istriana, tra Pola e Parenzo. L’esperto non ha specificato di quali località si tratti, ma ha precisato che finora non sono stati registrati casi di intossicazione.
L’Ostreopsis ovata, non rara nelle acque adriatiche della vicina Italia, provoca irritazione congiuntivale, sintomi tipici del raffreddore, difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante e broncospasmo) e anche febbre. Finora le alghe non avevano dato problemi nella penisola istriana né nella regione quarnerina, perché tradizionalmente comparivano nei mesi autunnali, soprattutto in ottobre, quando gli amanti del tuffo in mare sono decisamente rari. Lungo le dirimpettaie coste italiane hanno avuto invece uno sviluppo di massa nelle ultime settimane, costringendo le autorità a sistemare una ventina di bandiere rosse in altrettante spiagge, come invito alle persone a non immergersi in mare per evitare problemi di salute.
Da quanto appreso, l’apparizione in massa delle Ostreopsis è stata causata dalle elevate temperature del mare che hanno caratterizzato questo mese. A Pola, e per diversi giorni, la temperatura del mare si è mantenuta costante attorno ai 30 gradi. Anche nelle altre località istriane il mare ha fatto segnare stabilmente i 26–29 gradi. Fattore che ha favorito la fioritura di quest’alga tossica, eccezionalmente presente lungo buona parte delle coste orientali. A detta degli studiosi dell’istituto rovignese, grazie alle recenti piogge e al calo delle temperature, l’Ostreopsis potrebbe ritirarsi nel giro di una decina di giorni.
A prescindere dall’eventuale scomparsa, secondo gli esperti, tutti coloro che sono affetti da patologie respiratorie, specie i malati di asma, sono invitati a tenersi lontani dal mare, almeno a una ventina di metri dalla riva. Se poi si percepiscono i sintomi dovuti al contatto con l’alga, il consiglio è quello di allontanarsi definitivamente dalla spiaggia, mentre in presenza di peggioramento sarà necessario rivolgersi al medico. I responsabili del Centro rovignese hanno invitato le persone colpite dall’alga a rivolgersi agli studiosi dell’istituto. Tornando a Pfannkuchen, egli ha spiegato all’agenzia croata Hina che finora in Croazia – a differenza di quanto capitato in Italia – ci sono stati soltanto un paio di bagnanti che, a contatto con l’alga, hanno rimediato reazioni allergiche cutanee. «Sappiamo che in Italia i casi di difficoltà respiratorie causati dall’Ostreopsis sono stati un centinaio – ha concluso Pfannkuchen – credo che questa differenza sia causata dai venti che soffiano più forte lungo le coste croate che non in quelle italiane».
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