Marciapiedi trappola sulle strade laterali del nuovo corso Italia: a Gorizia scoppia la protesta
Troppe buche e sconnessioni. E i cordoli tendono a sollevarsi. Inseriti nel Piano triennale lavori nelle vie Rossini e Bellini
GORIZIA. Corso Italia tirato a lucido. Con i controviali rinnovati, una disciplina del traffico che continua a far discutere, i rosai, un impianto di illuminazione ad effetto che si sta predisponendo in questi giorni. Tutto bello, con quel senso unico che continua, però, a procurare travasi di bile a più di qualcuno.
Ma per arrivare in corso Italia, oltre a imboccarlo dalla rotatoria di piazzale Saba, si percorrono le laterali, utilizzabili anche per uscire. E qui casca il palco perché, alla grande attenzione prestata per il Corso, non corrisponde analogo impegno e analoga sollecitudine di intervento dal punto di vista della manutenzione per le vie perpendicolari. E la rabbia sale con i residenti che si sentono declassati in serie B e chiedono, a gran voce, maggiori attenzioni.
Il viaggio nel centro cittadino
Le strade che si immettono nella strada principale della città sono diciassette, complessivamente. L’unica che si presenta in ottime condizioni è via Garibaldi, rifatta non molto tempo fa e resa pedonale. Una strada del centro storico dove, oggi, è piacevole camminare e non ci sono insidie nascoste. Nelle restanti quindici stradeproblemi, piccoli o grandi, ci sono.
Entriamo nel dettaglio: in via XXIV Maggio ci sono punti in cui i marciapiedi diventano davvero insidiosi. Stessa scena in via Trento dove la minaccia è costituita dai cordoli rialzati, così come lungo altre laterali. In via Nizza, il porfido è intervallato da chiazze di asfalto riparatrici che, con il passare del tempo, stanno cedendo, senza contare la pulizia che lascia a desiderare su quella strada. Ma questo è un vecchio problema. In via Locchi, sempre sui marciapiedi, le piastrelle sono malferme e, in alcuni casi, tendono a staccarsi via. Non molto diversa la situazione in via IX Agosto. Non che la situazione sia migliore, per i pedoni, in via Goldoni e in via degli Arcani. In quest’ultimo caso, c’è anche l’insidia dei tombini che “svettano” rispetto all’asfalto. In via Canova e in via Buonarroti sarebbe necessario procedere con la pulizia delle erbacce che trovano facile habitat in mezzo alle crepe e negli interstizi fra cordolo e asfalto mentre in via Bosizio il bitume, ormai, si è staccato via. Piastrelle ballerine anche in via Bellini. È comparso un piccolo cratere in via Alfieri dove chi ha difficoltà di deambulazione o si muove con il bastone corre il rischio di finire lungo e disteso.
Le richieste di più attenzione
Da qui, la richiesta da parte di chi lì ci risiede o lavora di essere più rapidi e reattivi nelle manutenzioni perché i marciapiedi, in alcuni tratti, sono davvero in condizioni pessime. E questo è il prezzo da pagare a troppi anni in cui si è fatto poco o nulla.
Sono soprattutto i portatori di handicap a chiedere, con forza, più reattività «perché - è la testimonianza di una persona costretta a muoversi con la carrozzina - l’incolumità è a rischio, senza contare le troppe barriere architettoniche che sopravvivono».
La novità del Piano triennale
Ma qualche buona notizia c’è. Ci sono anche due laterali di corso Italia (via Bellini e via Rossini) fra le undici strade interessate dal prossimo Piano-asfaltature da un milione di euro, redatto dall’amministrazione comunale e sulla via, ormai, della definizione. L’obiettivo principale degli interventi messi in calendario è quello di garantire la fruizione in sicurezza della rete stradale cittadina, «mettendo a disposizione dell’utenza un sistema viario organico che consenta una mobilità veicolare, ciclabile e pedonale sicura e funzionale», si legge nella scheda progettuale.
Per questo, il settore opere pubbliche dopo un attento monitoraggio e tenendo conto delle segnalazioni dei cittadini ha redatto il piano di interventi per la manutenzione straordinaria per le sistemazione delle strade da realizzarsi a tranche. In questa fase sono interessate le vie Bellini, Brigata Pavia, Consortiva, Locchi, Madonnina del Fante, Manzoni, Randaccio, Rossini, Toscanini. Completano il quadro viale Virgilio e via Visini, la strada “tartassata” dai Tir.
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