Marchesan a Raugna: «Governa con paura e si è liberato di me»

L’attacco al sindaco: «Il Comune ha già perso troppo tempo su decoro e accessibilità. Se il modello è Istanbul non ci sto»
Di Antonio Boemo
Bonaventura Monfalcone-17.12.2016 Inaugurazione Ospizio Marino-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-17.12.2016 Inaugurazione Ospizio Marino-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. È stato scaricato ma non si rassegna. Sebastiano Marchesan, ormai ex consigliere delegato, non accetta le motivazioni del sindaco Dario Raugna. «La ragione per la quale mi sono state revocate le deleghe - dice Marchesan - deriva esclusivamente dal fatto che il sindaco e gli ex colleghi di giunta non hanno inteso affrontare per tempo il problema degli eccessi e le violazioni di suolo pubblico». Un problema che, sempre secondo il consigliere comunale di Insieme per Grado, poteva essere risolto da tempo in quanto è dallo scorso anno che le proposte per il nuovo regolamento del suolo pubblico sono pronte.

«Capisco che è un problema che tocca molti interessi ma deve essere affrontato con determinazione, ascolto delle categorie interessate, senza tentennamenti, favoritismi o timore di perdere consensi», ribadisce dopo essere stato messo alla porta. Rispondendo punto a punto a quanto affermato dal sindaco.

L’ex consigliere delegato Marchesan, non si sa ancora se dentro o fuori la maggioranza, risponde così: «Non mi si può venir a parlare di impossibilità di intervenire su diritti acquisiti, quando si tratta di certi eccessi di concessioni di suolo pubblico che stanno sotto gli occhi di tutti e determinano problemi a una funzionale viabilità e a un corretto decoro». Marchesan precisa di aver sempre espresso le sue intenzioni per far diventare Grado un modello di accessibilità urbana, di decoro e ordine, seguendo, e possibilmente superando gli esempi dei migliori Paesi del Nord Europa. «Se qualcuno invece intende ispirarsi al modello Istanbul, con me ha sbagliato indirizzo», dice chiaramente.

Aggiungendo che «non si può amministrare con la paura di possibili proteste, bisogna avere il coraggio di impostare regole, facendole rispettare sino in fondo, attuando politiche di merito che favoriscano l’annualità dei servizi, la qualità e il decoro».

Ma dice di più Marchesan a Raugna che lo aveva accusato di «ansia di prestazione». «Un’accusa infelice del sindaco inerente - ribatte - a cui ho risposto dando il mio massimo impegno, tra l’altro a titolo gratuito, consapevole della gravità della situazione occupazionale e di disagio sociale che ci circonda, la quale richiede celerità e idee chiare, perché si è già perso troppo tempo! Preferiva forse che stessi lì a girarmi i pollici?».

La rabbia c’è per essere stato messo alla porta, ma non si capisce cosa accadrà ora in Consiglio comunale. Come si comporterà Sebastiano Marchesan e come si comporteranno Domenico Lauto e anche l’assessore esterno Federica Lauto della Insieme per Grado? Andranno all’opposizione e usciranno dalla giunta? Marchesan risponde di essere preoccupato per il buon proseguo dell’attività amministrativa «perché nessuno dei miei ex colleghi di giunta vanta specifiche esperienze nei settori da me seguiti». Ma al momento non si spinge oltre, concludendo le sue dichiarazioni solo per ringraziare il gruppo di Insieme per Grado, con lui solidale, assieme «alle tante persone che mi hanno manifestato la propria solidarietà».

@anboemo

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo