Manovra-Renzi: rischio “buco” per il bilancio regionale

Calo tra i 120 e i 160 milioni delle entrate tributarie per effetto del taglio delle imposte. Peroni frena: «Impatti da valutare»
Di Marco Ballico
Lasorte Trieste 21/05/13 - Regione, Nuova Giunta Regionale, Serracchiani, Peroni
Lasorte Trieste 21/05/13 - Regione, Nuova Giunta Regionale, Serracchiani, Peroni

TRIESTE. Un calcolo “a spanne”. La manovra nazionale sulle tasse da 10 miliardi di euro può incidere per il 2% (il rapporto tra il Pil regionale e quello del Paese) sul Friuli Venezia Giulia? Può in sostanza valere 200 milioni di euro? E dunque, posto che la specialità prevede un ritorno sul territorio delle compartecipazioni in decimi, può pesare, secondo alcuni, tra i 120 e i 160 milioni in meno sulle entrate tributarie? Al punto da creare “buchi” di bilancio cui dover rimediare in fretta? Interrogativi che Francesco Peroni, assessore alle Finanze della Regione, non elude ma giudica in ogni caso «prematuri». Nel giorno in cui Renzi piazza il colpo, è ancora presto per fare i conti. Per capire in sostanza a quanto ammonteranno le minori entrate nelle casse pubbliche Fvg per effetto del provvedimento governativo licenziato ieri dal consiglio dei ministri. «Si tratta di schemi già visti - è il commento dell’assessore regionale -, ma andranno valutati gli impatti. Al momento è impossibile una stima precisa e, di conseguenza, una previsione su eventuali nostri passi istituzionali». Da Peroni, di certo, non arrivano cifre: «Non so da dove arrivino, in assenza di qualsiasi dettaglio». Dopo di che, altrettanto sicuro, «da parte della Regione c’è la massima vigilanza su una partita che naturalmente ci riguarda dato che parte delle nostre entrate è legata alle compartecipazioni tributarie».

Stando al rendiconto finanziario 2012 della Regione, alla voce «entrate derivanti da tributi propri e dalle compartecipazioni ai tributi erariali» si legge una cifra pari a oltre 4,6 miliardi di euro, una quota rilevante in un totale di 6,2 miliardi. In tempi di crisi, di minori trasferimenti statali e di tagli alla spesa, ogni ulteriore intervento statale creerebbe non pochi problemi al bilancio regionale. Lo ha sottolineato per prima nei giorni scorsi Sandra Savino, la deputata di Forza Italia che ha già lanciato l’allarme su un possibile «impatto devastante» delle misure governative mirate al taglio delle imposte, in particolare si dovesse, ora o più tardi, intervenire a Roma sull’Irap, una sorte di boomerang per una Regione a statuto speciale che fonda la gestione di molte sue competenze, dalla sanità alle autonomie locali, sul ritorno delle tasse versate sul territorio. «Il rischio - denuncia Savino - è quello di sprofondare nel default, con tutto quel che ne consegue. A fronte di questo scenario rivolgo un appello alla governatrice: che si faccia garante dei rapporti finanziari fra Stato e Friuli Venezia Giulia all'interno della Conferenza dei presidenti di Regione. E in particolare metta in agenda come punto irrinunciabile l'invarianza del gettito derivante dallo Stato conseguentemente a un eventuale taglio dell'Irap».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo