Manovra in Fvg, la giunta “secreta” tutte le cifre ma bonus bebè e tagli Irap ci saranno
TRIESTE Prima gli italiani anche nella Mia, la misura di integrazione al reddito che il centrodestra intende rimodulare nella legge di Stabilità, riassume Massimiliano Fedriga davanti alla maggioranza riunita in serata dopo l’approvazione di una bozza di manovra da parte della giunta regionale. Il presidente informa i partiti della filosofia e delle linee guida della sua prima Finanziaria. Oltre alla Mia, misura che il centrodestra considera essere stata troppo sbilanciata a favore degli stranieri e pertanto da rivedere in relazione all’inserimento lavorativo delle persone in difficoltà, Fedriga parla di un bonus bebè che favorisca le giovani mamme, in particolare con l’abbattimento rette, e, in materia di economia, lancia il taglio dell’Irap, a partire delle aziende della montagna per arrivare a quelle che riassumono persone in uscita dal mondo del lavoro causa crisi, con una gradualità a favore di chi reinserisce in ufficio o in fabbrica le fasce di età meno protette.
Prima del vertice, il via libera alla bozza. Con una giunta che tiene però riservate tutte le cifre. Nel comunicato stampa di Palazzo non ne viene resa nota nemmeno una. Ma, dalle indiscrezioni, pare che la manovra pareggi a 4 miliardi, con il solito mega-riparto per la sanità, attorno ai 2,6 miliardi, comprese le poste del welfare, e la conferma dei finanziamenti, tra l'altro, per Tpl, bonus benzina, enti locali, attività produttive e cultura. Barbara Zilli, assessore alle Finanze del nuovo corso, preferisce però restate abbottonata. «Nel rispetto di quello che avevamo proposto in campagna elettorale e che ora è diventato il nostro programma di governo - spiega Zilli -, ci siamo confrontati e abbiamo deciso di procedere nella direzione delle esigienze dei cittadini, acquisite dopo un necessario e capillare ascolto delle comunità territoriali». Inutile insistere sui dettagli. Ne emergeranno probabilmente alcuni solo domani, in Consiglio delle Autonomie locali, in occasione della prima presentazione della bozza.
Nessuna informazione al momento sulla richiesta che si sussurra essere stata avanzata agli assessorati di tagli fino al 10% in alcuni casi. «È stata data indicazione ad ogni settore di eseguire a priori una scrematura – si limita a precisare l’assessore –. Un metodo che porterà al Cal i primissimi provvedimenti operati a largo raggio, privilegiando le richieste urgenti».
Tra le indiscrezioni, macro-cifre a parte, spunta anche un “tesoretto” libero da 200 milioni per le scelte politiche della giunta, oltre che l’intenzione di accendere nuovi mutui per investimenti. Materia ancora da trattare a livello di direzioni, mentre Sergio Bolzonello, capogruppo del Pd, già tuona: «Ancora una volta questa giunta dimostra di lavorare in maniera improvvisata senza aver chiaro cosa vuole fare. Una finanziaria si giudica dall'insieme, presentare una prima parte che verrà seguita poi da una valanga di emendamenti che di fatto cambieranno il documento, come già successo, è una follia». —
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