Mano ai 144 tigli del viale dal check-up alle potature
Piano di manutenzione straordinaria e verifica dello stato di salute degli alberi I privati dovranno curare i propri giardini, pena i richiami e poi le ordinanze

Bonaventura Monfalcone-31.07.2017 Viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Il Comune di Monfalcone avvierà una nuova serie di azioni di salvaguardia del verde pubblico e i privati dovranno prendersi cura del verde dei propri giardini. In caso contrario verranno prima richiamati dall’ente locale e poi obbligati a tagliare siepi e rami che impediscano ai pedoni di circolare sui marciapiedi o provochino rischi anche maggiori al traffico stradale.
«Il Comune si sta facendo carico di una manutenzione attenta dei propri giardini e del proprio patrimonio arboreo – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Nicoli –. Alcune azioni sono state già realizzate e le altre programmate per l’autunno e per il prossimo anno, investendo risorse consistenti».
Sono 20mila circa gli euro che l’amministrazione si appresta ad esempio a spendere per un intervento i manutenzione straordinaria dei 144 tigli di viale San Marco, una presenza amata dalla maggior parte dei monfalconesi. Soprattutto quando le temperature salgono e si cerca un po’ di ombra. Diverse piante, però, proprio in questo periodo appaiono in sofferenza, a causa della prolungata siccità e perché vittime dell’attacco di parassiti e muffe. L’amministrazione comunale si è decisa quindi a commissionare una verifica delle condizioni di salute degli alberi e a realizzare intanto opere di potatura nel periodo autunnale-invernale.
«Alcune piante risultano però davvero in condizioni precarie», aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, senza parlare di abbattimenti. Quelli che si profilano invece, ma solo tra 2018 e 2019, per i grandi pini italici di via Marziale, via Baden Powell e via Acque gradate, strade che le radici degli alberi hanno dissestato (a più riprese), creando danni anche a delle proprietà private. Prima di varare un piano definitivo il vicesindaco ha intenzione di incontrare nuovamente le associazioni ambientaliste, come avvenuto prima di mettere mano all’eliminazione di 15 dei 46 lecci che ombreggiano la passeggiata di via Fratelli Rosselli, dove il Comune effettuerà a breve un nuovo intervento di manutenzione. A essere interessati saranno però i lecci che crescono lungo il marciapiede del lato su cui insiste il comando di Polizia municipale. A ruota seguirà un intervento di messa in sicurezza di alcune alberature nella zona del giardino Unicef, a fianco del duomo di Sant’Ambrogio.
Per il prossimo anno l’assessorato ha già programmato la potatura dei lecci che fronteggiano il lato meridionale del municipio, ora inclusi nel cantiere per la ristrutturazione dell’edificio. Solo il prossimo anno e solo dopo un nuovo dialogo con le associazioni verrà messa mano alla situazione di via Marziale, via Baden Powell e via Acque gradate, dove i punti italiaci eliminati saranno rimpiazzati da altrettanti alberi di specie autoctone.
Se il Comune, che interverrà anche sui giardini e le aree verdi con interventi di miglioramento, sta investendo per riqualificare il verde pubblico, anche i privati sono chiamati a fare la loro parte. «La mancata cura del verde privato sta diventando un grosso problema – afferma Nicoli – e per questo abbiamo avviato una ricognizione delle situazioni esistenti nel territorio che possono creare difficoltà alla circolazione dei pedoni e stradali, oltre che pessimi rapporti di vicinato». Ai sopralluoghi seguirà quindi l’invio di lettere di sollecito da parte del Comune. «Nel caso in cui non basti, si procederà con ordinanze – preannuncia il vicesindaco –, dando quindi dei termini perentori entro i quali prendersi cura del proprio verde. Se l’ordinanza non sarà rispettata, il Comune agirà in proprio, rivalendosi poi sul privato per recuperare i fondi spesi». Alcune delle situazioni di rischio e anche degrado sono comunque create da case disabitate, senza scordare, come rileva l’assessore ai Lavori pubblici, i grandi ambiti di espansione non realizzati o rimasti incompleti (vedi l’area dell’ex ospedale di via Rossini, l’ex Gaslini di via Valentinis e quella dell’ex Detroit di via Galvani).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche