“Mannaia” sui doppi vitalizi degli ex

Definite le riduzioni per i 16 politici eletti in Consiglio e Parlamento Saro, il più colpito, perde 855 euro al mese

TRIESTE. L’ultima mannaia alla “casta” arriva a sorpresa dalla seduta di ieri dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Sedici ex eletti in piazza Oberdan, che nel loro curriculum vantano pure incarichi parlamentari a Roma o in Europa, e dunque una doppia pensione d’oro, si troveranno con un vitalizio decurtato. Tra i nomi di spicco compaiono, stavolta, anche Ferruccio Saro, Milos Budin, Giorgio Rossetti e Angelo Compagnon. Mancavano ancora loro nel novero di quanti avrebbero dovuto subire un’ulteriore riduzione dell’importo mensile. Non appena gli uffici hanno potuto disporre della documentazione necessaria, è partito il taglio. Ma la Regione Fvg non ha fatto altro che applicare le direttive nazionali varate nei mesi scorsi per risanare le casse pubbliche del Paese. Leggi che, per una volta, sono riuscite a mettere mano ai “diritti acquisiti” su uno dei privilegi più contestati in assoluto. Una sorta di contributo “di solidarietà” a valere per un periodo provvisorio, da marzo 2015 a fine giugno 2018. È, in buona sostanza, un vero e proprio prelievo sull’assegno: del 6% su chi incassa mensilmente una pensione entro i 2 mila euro lordi; il 9% da 2 mila a 4 mila euro, il 12% da 4 mila a 6 mila. Per chi va oltre i 6 mila euro si raggiunge il 15%, fino a toccare una decurtazione complessiva del 22,5 per chi gode del privilegio bus.

Doppio vitalizio a dieci ex big della politica
Il palazzo della Regione in piazza Unità

Piazza Oberdan ha fatto la sua parte. E così Saro, l’ex pidiellino di Martignacco, stando alla delibera di ieri si trova oggi con un assegno regionale più corto di 855,65 euro: da 6.202,93 a 5.347,28. Budin, ex senatore, parlamentare e sottosegretario, scende di 646,39 euro su un totale di 5.091,08 riconosciuti dalla Regione. Compagnon, ex Udc, si dovrà accontentare di un lordo di 2.652,51 euro (-309,92). Dal canto suo l’ex eurodeputato e consigliere regionale Giorgio Rossetti rinuncerà ad altri 188,66 euro per arrivare a un lordo di 1.875,51. Si tratta, come detto, di una riduzione temporanea, fino a giugno 2018. Salvi, invece, quanti ricevono un importo regionale non superiore ai 1.500 euro.

Ma la sforbiciata non è certamente passata all’acqua di rose. Tutt’altro. Sono ben 51 gli ex che sono già passati alle vie legali, con un ricorso al Tar del Fvg presentato dall’avvocato Maurizio Paniz, salito alla ribalta nazionale soprattutto per aver difeso Elvo Zornitta accusato di essere Unabomber. Paniz in Veneto ha assunto incarichi analoghi per altri ex consiglieri regionali.

In cinquanta dal superlegale salva-vitalizi
L'aula del consiglio regionale

Anche Saro è nella lista dei dissidenti. Le limature applicate dall’Ufficio di presidenza sono intanto partite. Complessivamente variano da un minimo di 154,99 a un massimo di 855,65 euro. Un atto, quello varato ieri, che chiude definitivamente la partita normativa, almeno per quanto attiene la Regione. Si apre ora quella al Tar. È stato il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, a informare i colleghi che compongono l’Ufficio di presidenza della mossa degli ex. Si appellano a una possibile “incostituzionalità” della legge regionale sui vitalizi, approvata recentemente. Provvedimento che però il governo nazionale ha già deciso di non impugnare.

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