Manifesti di Casapound contro i fucilati del ’41 Condanna di Anpi e Pd



È massiccia e unanime la condanna dell’Anpi e del mondo politico dell’atto compiuto, l’altra notte, da attivisti di Casapound, che hanno tappezzato Strada per Vienna, a Opicina, con manifesti nei quali si definiscono «terroristi del Parco della Pace» Pinko Tomažic, Ivan Vadnal, Simon Kos, Viktor Bobek e Ivan Ivancic, i cinque antifascisti condannati a morte il 15 dicembre del 1941 dal Tribunale speciale e fucilati nei pressi del poligono di tiro.

Qualche settimana fa, il Comune aveva dato in gestione all’Anpi locale l’area denominata “Parco della pace”. Nel comunicato firmato dal responsabile provinciale di Casapound, Francesco Clun, si legge che «con questi gesto si è voluto ricordare che i cinque fucilati erano terroristi, condannati da una giusta e legittima decisione del Tribunale Speciale. Non è tollerabile che si ricordino come martiri della libertà o eroi chi collaborava con organizzazioni terroristiche».

Il primo a reagire è stato il presidente dell’Anpi di Opicina, Dusan Kalc: «Tomažic e compagni furono fucilati su sentenza intimidatoria del Tribunale speciale fascista. Oggi, dopo 78 anni, gli adoratori di quel Tribunale offendono i martiri antifascisti, la comunità slovena e tutti gli antifascisti e democratici, creando un clima di odio e di tensione, tipico per la mentalità fascista. Condanniamo questa grave provocazione». «L’atto di Casapound – sottolinea Fabio Vallon, presidente dell’Anpi di Trieste – è gravissimo e si configura come apologia del fascismo. Assieme all’Anpi nazionale chiediamo lo scioglimento di Casapound, in quanto organizzazione fascista, e la contestuale e immediata rimozione dei manifesti».

«I neofascisti di CasaPound vogliono riportarci indietro agli anni bui dell’odio. È una provocazione che non accettiamo, in primo luogo perché la nostra Costituzione si fonda sui valori della Resistenza, nata dall’antifascismo» afferma Tatjana Rojc, senatrice del Pd, partito che invita tutta la cittadinanza alla commemorazione in programma oggi alle 15. «La Slovenska skupnost – scrive Igor Gabrovec, consigliere regionale – si aspetta che le autorità non esitino a perseguire il movimento neofascista Casapound che infanga la memoria dei combattenti e fucilati». —



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