Manifestazione in via Gallina a difesa del “diritto al bacio”
Il brutale pestaggio di lunedì scorso in via Gallina alla coppia gay non passerà nel silenzio. La città dice no. Dice no alla violenza e all'omofobia, senza se e senza ma. Lo farà con una manifestazione che l'Arcigay di Trieste-Gorizia intende organizzare proprio in quella strada. Lì dove due uomini, un quarantenne e un ventiquattrenne, la mattina di quel lunedì - erano le cinque - sono stati assaliti da un giovane. Si erano appena dati un bacio e si sono visti piombare addosso un ragazzo, probabilmente ventenne, che si trovava nei paraggi. Pugni e insulti, stando alla testimonianza delle due vittime. Il quarantenne ha riportato la frattura del setto nasale e della mascella, l'altro alcune escoriazioni. Un gesto folle che ha scosso la città. L'identità dell'aggressore, su cui indaga la polizia, non è nota. Così come non è stato chiarito il ruolo che avrebbero avuto due tassisti che hanno assistito alla scena. Perché anziché allertare le forze dell'ordine e chiamare il 118, avrebbero favorito la fuga del ragazzo. Stando alla denuncia delle due persone omosessuali e di una loro amica presente in quel momento, un tassista ha portato l'aggressore a bordo di un mezzo di servizio. Una collega che era al volante è partita velocemente dileguandosi.
Una donna, dunque. Ci sono delle ipotesi piuttosto forti sul suo nome: una tassista che molti, tra chi lavora in zona, conoscono. E sulla denuncia è riportato il numero identificativo del mezzo. Più volte contattata dal giornale, ieri non ha mai risposto al telefono.
Fatti che hanno suscitato indignazione e sgomento. «Quanto è avvenuto è vergognoso, estremamente grave», commenta Antonella Nicosia, presidente di Arcigay Trieste-Gorizia onlus. La presidente sta preparando la manifestazione che sarà ufficializzata nei prossimi giorni. Un modo per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'omofobia e della violenza. “Diritto al bacio”, così si chiamerà l'evento, al quale hanno già dato la loro adesione varie associazioni. «Non è più tollerabile questo clima di intolleranza e paura - spiega Nicosia - sono episodi che vanno contrastati. Dobbiamo dare una segnale forte, la città deve reagire. Sappiamo bene che è solo un'esigua minoranza che ha reazioni violente e che la maggioranza delle persone condannano atti del genere. Quella minoranza va isolata, perché questi atti purtroppo possono dare il là ad altri, ad altra gente a cui prude le mani e che si sente giustificata a fare del male. La città si opponga».
I tassisti in servizio in via Gallina, intanto, prendono le distanze dal comportamento - per ora solo denunciato - della collega. Alcuni preferiscono non parlarne e tenersi fuori, ma altri commentano con disgusto. «Non conosco a fondo quanto è successo - afferma Alessandro Baccovich - ma di fronte a un episodio del genere io avrei chiamato subito la polizia. Se invece qualcuno di noi ha aiutato l'aggressore a scappare, è una cosa molto grave». Così Michele, anch’egli tassista: «Se è vero che quei due ragazzi non sono stati aiutati e che, anzi, è stata addirittura facilitata la fuga dell’aggressore, è stato un comportamento inqualificabile». D'accordo Ernesto Schender: «Gente stupida, chi ha fatto questo è un mentecatto - osserva - bisogna rispettare tutti e prendersela con i delinquenti, non con qualcuno che si bacia». Giuliano Furlan annuisce: «Già, e se proprio ti dà fastidio ti giri dall'altra parte»".
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