Ex Manifattura tabacchi a Trieste: via agli ultimi carotaggi prima della demolizione

Il complesso accanto al Canale navigabile sarà quasi interamente abbattuto. L’imprenditore Fracasso valuta più opzioni, dall’Ortofrutticolo al polo logistico

Francesco Bercic
Gli interni dell'ex Manifattura Tabacchi (Silvano)
Gli interni dell'ex Manifattura Tabacchi (Silvano)

L’odore di tabacco non solletica le narici da quasi trent’anni, soppiantato dall’aroma inconfondibile che avvolge il vicino stabilimento di illycaffè. Lo stimolo viene allora dall’udito: le trivelle in azione da lunedì marcano l’inizio del nuovo corso per l’enorme complesso di via Malaspina, 55 mila metri quadrati rilevati dall’imprenditore veneto Francesco Fracasso, uno dei nomi più vivaci della scena giuliana in anni recenti.

Esperto di “ex” edifici da riportare in vita, Fracasso ha acquisito la storica Manifattura tabacchi da Cassa depositi e prestiti ancora nell’estate del 2021. Il rogito è stato sottoscritto lo scorso autunno, ufficializzando così un’operazione che tra prezzo d’acquisto e cantiere iniziale si aggira tra i 7 e gli 8 milioni di euro.

Operai al lavoro all'ex Manifattura tabacchi (Silvano)
Operai al lavoro all'ex Manifattura tabacchi (Silvano)

Verso la demolizione

Le trivelle azionate questa settimana sono soltanto un assaggio della futura riconversione. L’attuale intervento si inserisce infatti nell’ambito dei monitoraggi ambientali, ultimo passaggio necessario prima dell’annunciata demolizione dell’ex Manifattura. Il sondaggio, concertato con i funzionari di Arpa Fvg, durerà due settimane al massimo e verificherà l’eventuale presenza di materiale inquinante nel terreno esterno (la parte interna era già stata sondata, con esito negativo, ai tempi della proprietà di Cdp).

Dovrebbe trattarsi di una mera formalità. L’esito negativo delle indagini negli interni e nelle aree limitrofe, unite alla linearità delle passate destinazioni dell’ex Manifattura (rimasta tale fino al 1999), fanno ben sperare: il via libera definitivo potrebbe essere ottenuto da Fracasso entro fine mese, iniziando le demolizioni a febbraio. Una voce in capitolo ce l’avrà anche la Soprintendenza: benché lo stabilimento non sia vincolato – l’attribuzione a Pierluigi Nervi si è rivelata un falso storico – la vicinanza alla linea di costa costringe da protocollo gli uffici ministeriali a dare comunque il loro assenso.

Cosa resterà in piedi

Dell’ex Manifattura tabacchi rimarrà in piedi solamente una navata alta una quindicina di metri, pari a circa 7 mila e 500 metri quadrati. Tutto il resto – fabbricati oggi fatiscenti per quanto non privi di un loro fascino, con le caldaie e i grandi macchinari a recare traccia di un mondo che non c’è più – verrà demolito.

Le possibili destinazioni

Cosa nascerà al loro posto, però, non è dato ancora saperlo. Fracasso allo stato attuale preferisce tenersi aperte tutte le porte, così da ponderare al meglio le offerte sul tavolo. Due, in ogni caso, sono le possibili destinazioni al quale prestare il futuro complesso, che sorge a due passi dal Canale navigabile.

La prima è una vecchia pista con il Comune – “vecchia” nei tempi della progettualità urbanistica municipale, per cui un paio d’anni sono un’era geologica. L’intreccio passa attraverso il Mercato ortofrutticolo in Campo Marzio, che il Comune vorrebbe spostare altrove per sostituirlo (anche) con un parcheggio. Ed ecco che si era profilato un possibile scambio con Fracasso, trasferendo il Mercato – che non occuperebbe più di 10 mila metri quadrati – all’ex Manifattura. Ma per ora non è nulla più che un’idea. Alternativa sarebbe ricavare un polo logistico, in una zona del resto strategica qual è via Malaspina.

I Giardini del Borgo

Ci sarà tempo di scoprire il destino dell’ex Manifattura tabacchi. Intanto i pensieri di Fracasso sono rivolti a via Gambini, dove entro la fine dell’anno saranno pronti i “Giardini del borgo”, 37 appartamenti sulle ceneri dell’ex riformatorio ottocentesco e accanto alle ex officine Holt.

Il nuovo complesso residenziale – che deve il suo nome bucolico alla grande attenzione data al verde, con la maggior parte degli alloggi dotati di giardino – potrà essere visitato venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 febbraio, in un’anteprima a cantiere in corso per scoprirne gli interni. L’accesso avverrà attraverso apposite corsie di sicurezza e previa prenotazione. Sarà l’occasione per vedere i progressi fatti fin qui. —

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