«Mandavamo a casa gli operai perché non c’era lavoro»
A sorpresa, durante l’udienza è intervenuto Angelo Commentale. Ha spiegato ai giudici perché lasciava a casa gli operai. «Li mandavamo a casa - ha affermato in aula - perché non c’era proprio lavoro». Commentale ha espresso «massimo rispetto per gli operai. Molti di loro - ha aggiunto - li invitavamo anche a pranzo, assieme alle rispettive famiglie». Angelo Commentale ha quindi osservato: «Abbiamo voluto andare via dalla Campania e siamo finiti in una situazione peggiore, perché abbiamo perso tutto».
Ieri mattina, in attesa dell’avvio dell’udienza, Angelo Commentale ha voluto rilasciare una dichiarazione: «La giustizia deve fare il suo corso. Ho piena fiducia, ma è importante che le cose vengano fatte per bene. È da quattro anni che mi trovo in questa pesante situazione, non so neppure come ci sono finito dentro questa vicenda. Tuttavia - lo ha ripetuto più volte - ho tanta fiducia nella giustizia. Ci sentiamo come persone che sono state “sfruttate”, schiacciate dal sistema. È i veri sfruttati - ha aggiunto - non ci sono mai stati, nè mai ci saranno». Angelo Commentale ha concluso: «Sono molto rammaricato per il fatto che Sait e Fincantieri non sono state inserite nel procedimento. Se lo fossero state, forse, tutto sarebbe stato chiarito».
È stata una giornata lunga, cercando di capire se, considerati i tempi che si sono riservati i legali per esprimere le loro arringhe, si fosse potuti giungere anche a sentenza. Finchè, verso le 17, s’è compreso che ci sarebbe stato il rinvio.
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