Manager “low cost” compensi dimezzati dal 2007 a oggi

Il taglio più consistente l’hanno subito i vertici di Iris A Polli (Apt) 59mila euro lordi, a Milocco (Sdag) 28.350
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Facciata del municipio
Bumbaca Gorizia Facciata del municipio

Diciamolo subito. Casi clamorosi di indennità principesche da “supermanager” non ce ne sono. Certo, in alcuni casi si tratta di signori-stipendi, ma sono comunque lontani dai 100mila euro che, invece, sono quasi la normalità fra funzionari e figure apicali di questo o quell’ente pubblico.

Ci riferiamo ai trattamenti economici dei presidenti e dei consiglieri d’amministrazione delle società partecipate della Provincia e dei Comuni di Gorizia e di Monfalcone. Per la prima volta, siamo in grado di elencarli uno dopo l’altro. Va anche detto che i compensi (parliamo di somma complessiva) si sono dimezzati nel breve volgere di 5 anni. Il vento della crisi e la necessità di economizzare praticamente su tutto hanno avuto le loro conseguenze. Quelli, sino a qualche anno fa, erano considerati (a ragione) “posti al sole”: certo, le responsabilità erano (e sono rimaste) notevoli ma anche lo stipendio rendeva giustizia all’impegno.

Iniziamo dalla Provincia. Paolo Polli, numero uno dell’Azienda provinciale trasporti (Apt) percepisce 59mila euro lordi all’anno: 36mila da presidente più 23mila relativi alle deleghe. Da rammentare che la responsabilità è notevolissima e ci sono manager che percepiscono molto più soldi con assai meno impellenze e preoccupazioni. I membri del Cda di Apt (Gianfranco Cilurzo e Marco Braida) incassano un assegno annuo lordo di 23mila euro. Vittorio Pella, consigliere di Isontina sviluppo società consortile, non riceve compensi ma solo rimborsi spese. E passiamo al Comune di Gorizia. Armando Querin, presidente di Iris, società che peraltro è vicina alla liquidazione, riceve un compenso annuo lordo di 43mila euro. Ricordiamo che con l’insediamento del Consiglio d’amministrazione da lui guidato l’indennità è stata più che dimezzata. Gianfranco Gutty (lo scrivemmo nel 2007) percepiva, infatti, 100mila euro lordi. Anche i compensi dei consiglieri d’amministrazione hanno subito una sforbiciata del 50%. Oggi, infatti, i vari Franco Sturzi, Luciano Zanotto e Paolo Mulitsch non superano i 15mila euro lordi annui. Non sono certamente stipendi da nababbi (tutt’altro) nemmeno quelli del presidente e dei consiglieri d’amministrazione della Sdag, la società che gestisce l’autoporto. Giorgio Milocco percepisce 28.350 euro lordi all’anno. Il Cda è molto snello perché è composto soltanto di altri due componenti: Gaetano Spicciati e Edi Beltramini che percepiscono “soltanto” 5.400 euro annui lordi. Nel 2002 l’allora presidente della Sdag Luciano Zanotto si portò a casa 58mila euro lordi. C’era anche un vicepresidente (era Aldo Baiocchi) che aveva un’indennità dimezzata rispetto al numero uno. Ai consiglieri, invece, arrivavano soltanto 3.100 euro. Lordi, off course. Chiudiamo con Irisacqua. All’ex consigliere regionale (oggi presidente della società che gestisce il ciclo integrato dell’acqua) Mirio Bolzan vanno 13.500 euro mentre i consiglieri Gianfranco Brandalise e Alessandro Signoretti ricevono 4.500 euro. Compensi decisamenti lontani da quelli dei supermanager.

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