Mamma delfino si carica il cucciolo morto in spalla
Il suo piccolo è morto per cause ancora in via d’accertamento, ma la madre delfino – affranta dal dolore – ha deciso di non abbandonare il cucciolo, mettendo il corpo senza vita sul dorso e spingendolo al largo. Una scena straziante quella presentatasi agli occhi di due abitanti di Cherso, Frane Susic e Josip Stankovic, che si trovavano a bordo della loro barca, a circa mezzo miglio dall’isola quarnerina. «Abbiamo notato che qualcosa stava galleggiando nel mare praticamente in bonaccia – ha dichiarato il signor Frane ai giornalisti che l’hanno contattato – e ci siamo avvicinati. A un paio di metri ci siamo accorti che si trattava di un piccolo di delfino comune, probabilmente deceduto da diversi giorni. Era lungo circa un metro e sul ventre aveva un taglio di una ventina di centimetri. Credevamo di avere visto tutto e stavamo per tornare indietro quando dalle profondità è emerso un esemplare adulto, certamente la madre dello sventurato piccolo».
L’uomo ha raccontato che il delfino si è avvicinato in modo veloce a quel corpo, lo ha posizionato con delicatezza sul dorso, decidendo di nuotare verso il mare aperto. Forse avrà creduto che a bordo dell’imbarcazione ci fossero malintenzionati e quindi si è diretta verso il largo, fendendo la superficie del mare con quel piccolo cadavere. «Ogni tanto il corpo le scivolava via – ha aggiunto il chersino – ma la madre non si è arresa mica e lo poneva di continuo sulla propria schiena, fino a quando non l’ha trasportato a parecchie centinaia di metri di distanza. Al fianco della madre c’era un altro delfino adulto, che l’ha accompagnata in questo mesto viaggio, senza mai avvicinarsi troppo. È stato tutto molto toccante e qualche tempo dopo gli animali sono scomparsi alla nostra vista. Siamo riusciti a scattare alcune foto e a riprendere la scena con un cellulare inviando il tutto all’organizzazione Plavi svijet (Mondo blu) di Lussingrande». È l’associazione che si prende cura della colonia di delfini comuni presente nelle acque di Cherso e Lussino, circa 150 – 200 esemplari, diventati uno dei simboli di questo arcipelago dell’Adriatico settentrionale.
«La madre e il suo piccolo sono legatissimi. Il delfino viene messo al mondo dopo un anno di gestazione e la madre non lo abbandona mai, non nei primi 3 – 5 anni di vita. Quanto descritto dai due isolani è già accaduto in varie parti del mondo, ma non è mai stato visto in Croazia. Non sappiamo ancora le cause che hanno portato alla morte del cucciolo, che avrà avuto circa un anno, ma sappiamo che la madre non abbandona per giorni il corpo, aiutata dai componenti del suo gruppo. Alla fine la madre e gli altri delfini lasciano quel corpo esanime, destinato ad affondare. Sono sicuro che la genitrice fosse in stato di choc e comunque sia, se non avesse nutrito sentimenti verso il piccolo, lo avrebbe abbandonato subito». Purtroppo sussiste il sospetto che il decesso del piccolo delfino di Cherso sia avvenuto a causa dell’uomo. Il mammifero potrebbe essere stato colpito da un arpione (non è la prima volta che accade nelle acque croate), oppure l’animale potrebbe essere stato investito da un natante, con l’elica a tagliargli il ventre.
Il delfino è tutelato in Croazia da leggi molto severe, la cui violazione comporta pesanti pene pecuniarie.
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