Maltempo, pioggia e bora a 104 all’ora
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per riparare ai danni causati dal vento. Difficoltà segnalate anche in porto dove sono stati rinforzati tutti gli ormeggi. Il traghetto turco diretto all’ormeggio 31 è stato assistito nelle operazioni da un rimorchiatore. Previsioni nefaste per quasi tutta la settimana: da giovedì farà ancora più freddo
Una domenica da barricati in casa. La sfuriata del maltempo si è abbattuta puntualmente ieri pomeriggio soprattutto sull’altipiano. La bora che ha soffiato a oltre cento chilometri all’ora ha spazzato non solo la neve, anche il sale che era stato sparso dai mezzi dell’Anas e dell’AcegasAps nelle ore precedenti. È successo soprattutto nelle strade secondarie dove lo scarso flusso di vetture in transito non è riuscito a intaccare l’insidioso crostello di ghiaccio che si è progressivamente formato sull’asfalto ma anche e soprattutto anche nella zona slovena oltre la linea confinaria dove la neve, caduta all’altitudine di 250 metri sul livello del mare, ha attecchito con maggiore intensità. Pochi automobilisti sono stati quelli che si sono avventurati su strade secondarie che da un momento all’altro potevano diventare una pista di ghiaccio.
Per precauzione sono state mobilitate tutte le pattuglie disponibili della Stradale e della Municipale. Fino a ieri sera fortunatamente (considerata anche la giornata festiva) non si sono verificati gravi incidenti.
«Tutta la regione è stata interessata da precipitazioni: piogge moderate o abbondanti su costa e pianura, neve in montagna fino a fondovalle. Il Carso è stato interessato da precipitazioni nevose che però non attecchiscono al suolo se non, parzialmente, sulle zone più elevate», spiega il meteorologo dell’Arpa Osmer Arturo Pucillo. Che aggiunge: «Ieri pomeriggio la bora ha raggiunto raffiche di 104 km/h. Sarà una settimana perturbata. Domani e mercoledì ci saranno ancora pioggia e neve ma il gran freddo arriverà verso giovedì».
Gran daffare anche per i Vigili del fuoco in città. Sono stati più di una quindicina gli interventi effettuati solo nel pomeriggio. Si è trattato sostanzialmente di operazioni riguardanti i danni provocati dalla bora: qualche cornicione e finestre distrutte dal forte vento. Ma le sirene hanno risuonato per quasi tutto il giorno.
La sferzata del maltempo ha fatto danni limitati anche grazie all’intervento stavolta tempestivo dei mezzi spargisale e delle squadre emergenza neve di Comune, Provincia, Acegas e Anas. La «salatura» era incominciata già due giorni fa, ma come detto uin certe zone del Carso è stata inutile.
Difficoltà sono state segnalate ancora in porto dove sono stati precauzionalmente rinforzati tutti gli ormeggi. Il traghetto turco diretto all’ormeggio 31 è stato prudentemente assistito nelle operazioni da un rimorchiatore. Tutta l’attività in porto è stata monitorata costantemente dai marinai della sezione tecnica della Capitaneria. Mentre gli agenti della polmare hanno pattugliato sia l’interno che le strade attorno al porto. In serata tre navi sono state lasciate alla fonda in via precauzionale, per evitare rischiose operazioni di ormeggio.
Disagi sono stati segnalati anche per i mezzi pesanti giunti all’autoporto di Fernetti dove già sabato non c’era più spazio di sosta. Molti tir così sono scesi lungo la grande viabilità e sotto la pioggia e la neve si sono diretti in porto creando un lungo serpentone sulle Rive.
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