Maltempo, 47 alberi caduti e danni fino a Belvedere FOTO

AQUILEIA. Una strage di alberi in una manciata di secondi. Se solo un’auto fosse passata sotto quei pini sarebbe stata una tragedia. Una tempesta come quella che nell’agosto 2008 uccise padre e figlio a Grado. Quella dell’altro ieri sera a Belvedere di Aquileia non ha fatto vittime solo per coincidenza e perchè è avvenuta di notte. Nel giro di pochi minuti le violente raffiche di vento hanno divelto non solo la pensilina della stazione delle corriere di Belvedere ma anche 47 tra pini marittimi e platani cresciuti lungo la provinciale 119 e la regionale 352. Quarantatré sono i pini piombati sulla provinciale 119, nel tratto tra l’abitato di Belvedere e Boscat di Grado. Scena simile sulla regionale 352, dove sono caduti altri quattro platani, per fortuna sul lato dei campi e non sulla carreggiata. Il campeggio “Belvedere Pineta” è rimasto isolato, senza luce, con le linee telefoniche interrotte e la provinciale 119 chiusa al traffico. Dal villaggio turistico anche ieri si poteva comunque uscire passando per la strada 91 di Beligna diretta a San Lorenzo di Fiumicello. Nell’abitato di Belvedere, il vento ha anche scoperchiato tetti e divelto grondaie. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Aquileia, le squadre dei Vigili del fuoco e della protezione civile. Si stimano 150mila euro di danni. La furia del vento si è abbattuta anche a Cervignano, dove i pompieri sono intervenuti per rimuovere i rami finiti sulle vie Chiozza e Turisella. Ma per fortuna si è trattato solo di un grosso spavento per gli abitanti. A Belvedere, è stato un automobilista che tornava da Grado a dare l’allarme. «Un cittadino – racconta il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel - mi ha raccontando che stava percorrendo la regionale 352 quando si è trovato davanti un muro d’acqua all’altezza di Belvedere. Ha visto la pensilina delle corriere andare in frantumi. Ho allertato subito la Protezione civile e i Carabinieri». I militari sono stati avvertiti anche da un altro automobilista, la cui vettura è stata colpita da un cartellone pubblicitario divelto dal vento. «Vedevo gli alberi che venivano giù uno ad uno – racconta poi Sergio Visentin dalla sua casa di Belvedere -. È stato un disastro. Mi sono chiuso dentro e ho avuto paura». La giornata di ieri è passata a organizzare la difficile rimozione dei pini dalla provinciale, che resterà chiusa fino a domani sera, eccetto per le emergenze. A gestire le operazioni, la Provincia di Udine: «C’è talmente tanto da fare che domani (oggi, ndr) la nostra squadra di operai sarà coadiuvata da due ditte esterne – dichiara l’assessore Franco Mattiussi, sul posto per un sopralluogo -. Dispiace che la Provincia non sia stata avvisata subito: ciò ha comportato ritardo nella rimozione dei pini». Il sindaco replica: «Gli uffici comunali hanno chiamato Palazzo Belgrado, ma a quell’ora non rispondeva già nessuno».
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