Malori durante la lezione nella palestra: sei studenti finiscono all’ospedale
Si sono sentiti male durante la lezione di educazione fisica in palestra. La causa sulla quale si sono concentrate le verifiche dei carabinieri e dei vigili del fuoco, era legata ad una possibile inalazione di vapori tossici, esalati da prodotti utilizzati per le pulizie.
È accaduto ieri mattina alla scuola secondaria di secondo grado Randaccio di via Canaletto. Tra i sintomi riferiti tosse, difficoltà respiratorie, fino a nausea e vomito. I carabinieri che hanno eseguito le indagini hanno informato l’autorità giudiziaria.
Sta di fatto che sono stati sei gli alunni presi in carico dagli operatori sanitari del 118 e trasferiti all’ospedale di San Polo.
I ragazzini, due undicenni, due dodicenni, un tredicenne ed un quattordicenne, sono stati sottoposti ai primi accertamenti al Pronto soccorso. La verifica in ordine al sistema respiratorio non ha dato riscontri preoccupanti, nessuno spasmo bronchiale o rumori polmonari, indici di uno stato di intossicazione.
Gli alunni sono stati poi inviati al reparto di Pediatria per essere sottoposti ad ulteriori approfondimenti sanitari. Visite ed esami del sangue. Ed esiti per i quali è stata esclusa una forma di intossicazione, non essendo state rilevate tracce di sostanze nocive. Gli alunni sono stati dimessi dall’ospedale cittadino.
Tutto è scaturito ieri poco dopo le 10 del mattino, nella palestra della Randaccio. Durante l’attività ginnica i sei alunni hanno iniziato ad accusare malessere, avrebbero pertanto spiegato di non sentirsi bene.
I ragazzi avrebbero riferito di aver sentito un forte odore. Un aspetto, dunque, a mettere in relazione lo stato di difficoltà degli alunni ad un evento comune.
Una situazione delicata, tanto che è stato richiesto l’intervento degli operatori del 118. I sei alunni sono stati quindi trasferiti in ambulanza all’ospedale San Polo, nel frattempo all’istituto sono giunti i vigili del fuoco e i carabinieri.
Sono state condotte verifiche approfondite non solo nella palestra e nelle aree attinenti, ma anche nelle aule. I controlli hanno quindi riguardato i detersivi riposti in un armadietto ad uso dell’operatrice addetta alle pulizie, dipendente di una cooperativa alla quale il Comune di Monfalcone ha affidato l’appalto del servizio.
I vigili del fuoco hanno eseguito in particolare le prove tecniche in ordine allo stato degli ambienti, avvalendosi dei cosiddetti esplosimetri, rilevatori di gas, per misurare la presenza e la concentrazione di sostanze tossiche, come candeggina o ammoniaca. A iniziare dunque dalla palestra estendendo successivamente il controllo agli spogliatoi e ai servizi igienici. Lo stesso monitoraggio è stato effettuato anche nelle aule. Tutti rilievi per i quali, come è stato confermato dagli stessi vigili del fuoco, non sono state riscontrate anomalie.
I vigili del fuoco hanno eseguito un’altrettanto accurata verifica dell’armadietto metallico contenente i relativi prodotti di pulizia. Un rilevamento, dunque, di carattere generale, la palestra, una volta “setacciata” con gli esplosimetri è stata completamente arieggiata.
Alla sede scolastica sono intervenuti anche i dirigenti e i tecnici del Comune. Insieme ai vigili del fuoco si è proceduto alla verifica dell’armadietto, risultato in regola e chiuso a chiave, per poi controllare la tipologia dei prodotti, ai fini della corrispondenza delle caratteristiche e alle specifiche schede tecniche. I detersivi, in confezioni monouso, sono risultati conformi alla normativa in materia.
Sul fronte inquirente, è stata eseguita l’indagine al fine di ricostruire l’evento che ha determinato il ricorso all’ospedale per gli alunni e le circostanze. I carabinieri hanno quindi informato l’autorità giudiziaria in ordine all’accaduto.—
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