Malori a scuola: i sei ragazzi stanno bene. Ma resta il giallo
MONFALCONE I ragazzi stanno bene, due sono tornati a scuola, hanno seguito regolarmente le lezioni. Per gli altri quattro alunni sono state le stesse famiglie a confermare il buono stato di salute. Se n’è sincerata la dirigente scolastica della Randaccio, Giorgia Miglioranzi, dopo che venerdì aveva seguito l’andamento in ordine agli accertamenti sanitari ai quali i ragazzi erano stati sottoposti al San Polo.
E ieri lo ha spiegato durante una conferenza stampa, in Municipio, alla quale assieme al sindaco Anna Maria Cisint e agli assessori Antonio Garritani e Michele Luise, hanno partecipato le dirigenti comunali Manuela Totaro (Unità operativa Provveditorato), Rossana Spazzali (Posizione organizzativa, Attività educative e sportive), Paola Tessaris (Servizi sociali e culturali). Ad affiancare la dirigente scolastica c’era anche la vice, professoressa Cardinale. Tutti riuniti per dar conto nel dettaglio di quanto accaduto alla Scuola secondaria di primo grado, dal momento in cui i sei ragazzi, colti da malessere in seguito a un riferito odore di detergente, sono stati trasferiti in ambulanza all’ospedale. Alunni dimessi nella stessa giornata «senza alcuna prognosi», ha fatto presente l’assessore Luise.
«I malesseri sono iniziati un’ora dopo la lezione di educazione fisica in palestra – ha affermato Miglioranzi –. Gli alunni di una delle classi che ha successivamente svolto l’attività motoria non hanno accusato problemi. Di fronte a quanto manifestato dai ragazzi, non ho potuto fare altro che attivare le procedure. Abbiamo avvisato le famiglie e richiesto l’intervento degli operatori sanitari al fine di verificare e di escludere situazioni riconducibili a eventuali intossicazioni. I ragazzi – ha aggiunto – avevano riferito di un forte odore di detergente in palestra. La priorità è stata quella di salvaguardare le loro condizioni di salute. Il pediatra dell’ospedale San Polo mi ha confermato che i ragazzi stavano bene, non era stata rilevata traccia o forma di intossicazione. Mi sento pertanto di rassicurare le famiglie e il personale Ata di quanto è stato accertato».
La dirigente ha continuato: «Ho assistito ai controlli dei vigili del fuoco, hanno aperto l’armadietto contenente i prodotti di pulizia che era chiuso a chiave. Non c’è alcuna possibilità di accesso e le chiavi non sono in disponibilità se non degli addetti preposti alle pulizie. I vigili del fuoco non hanno rilevato anomalie accertando che i prodotti erano a norma di legge». Il tutto per poi chiarire: «Allo stato attuale e dai riscontri eseguiti, si può oggettivamente escludere che il malessere degli alunni sia riferibile ai prodotti di pulizia». Pulizia di competenza del Comune, attraverso la cooperativa alla quale è stato affidato il servizio. La cooperativa, hanno riferito i dirigenti comunali, effettua le pulizie a chiusura della giornata, mentre la relativa attività durante l’orario di intramezzo attiene alla scuola.
Cisint ha osservato: «Può essere che ci sia stata una causa esterna a generare la situazione venutasi a creare. I ragazzi comunque stanno bene, come accertato non c’è stato alcun tipo di intossicazione, né è stato rilevato alcun nesso di causalità con l’uso dei detergenti, risultati in regola con le schede tecniche e con la normativa in materia. Non vi fanno parte pertanto candeggina o ammoniaca. L’addetta alle pulizie ha seguito quanto previsto nell’ambito del contratto di affidamento del servizio, verificato anche dai vigili del fuoco. Riteniamo chiusa la vicenda. Abbiamo dimostrato che lo staff del Comune come il personale e le autorità scolastiche si sono attivati subito in modo adeguato, pertinente e congiunto».—
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