Malore durante la vacanza in Brasile, la Croce rossa di Aviano piange la morte di un volontario
L’uomo è mancato nel paese sudamericano a 70 anni. «L’ho visto il giorno prima che partisse, era felicissimo» racconta una vicina di casa

Trent’anni di volontariato alla Croce Rossa di Aviano, un animo generoso che andava oltre il servizio di soccorso, così attivo e partecipe alla vita del paese che ora lascia incredula la comunità davanti alla sua scomparsa. Un malore improvviso sarebbe all’origine del decesso di Giovanni Tassan Lugrezin, morto a 70 anni nei giorni scorsi in Brasile, dove si era recato prima di Natale per trascorrere il periodo invernale insieme alla moglie Neusa Cardoso, originaria del paese sudamericano dove lunedì 30 dicembre si è svolta la cerimonia d’addio.
«Gianni, lo chiamavamo così, l’ho visto il giorno prima che partisse per il Natale in Brasile. Era felicissimo e in salute – racconta una vicina di casa –, mi ha detto che ci saremmo rivisti a marzo. Era rimasto orfano di padre da giovane e subito si era preso cura della mamma. Un animo altruista non solo con la Croce Rossa, ma anche con le persone. Ha cercato l’amore per anni e aveva trovato una donna solare. Si completavano a vicenda. Anche lei è nei nostri cuori».
Con un passato da meccanico alla base militare di Aviano, la conoscenza dei motori l’aveva introdotto nel volontariato per la Croce Rossa. «Ha sempre seguito la parte della gestione dei mezzi, teneva i rapporti con le officine e faceva la manutenzione. Fin dal 1994 è sempre stato un pilastro del gruppo di Aviano. Con i colleghi volontari organizzeremo un momento di raccoglimento» spiega Ludovico Mellina Bares, presidente della Croce Rossa di Pordenone.
«È stato un fulmine a ciel sereno – dichiara il sindaco Paolo Tassan Zanin – ci siamo incrociati poco prima che partisse per il Brasile. Era un uomo molto attivo nel sociale, copriva tante ore e servizi per la Croce Rossa oltre a impegnarsi molto nella vita della parrocchia. Come amico e amministratore, perdere una figura così lascia un grande vuoto. Aveva un forte senso civico».
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