Maiali Ogm per il trapianto degli organi sull'uomo

Un'azienda americana con l'ingegneria genetica sta tentando (con risultati notevoli) di adattare cuori e reni suini affinché siano compatibili. Ma io auspico che la rigenerazione con le cellule staminali trovi la soluzione definitiva prima e meglio

Immaginate un enorme edificio tecnologico che ospita 1,000 maiali ogni anno, completo di sale operatorie e di una piattaforma da cui partono elicotteri diretti in vari ospedali, per trasportare organi di maiale da trapiantare nei pazienti. Fantascienza? Forse ancora sì, ma non tanto lontana, visto questo è l'obiettivo dichiarato della Revivicor, un'azienda biotecnologica in Virginia, negli Stati Uniti.

Le statistiche dicono che ogni giorno nel mondo più di 20 pazienti muoiono perché non riescono ad avere un organo da trapiantare e che le persone nelle liste di attesa dei trapianti sono 20 volte di più della disponibilità di organi. Ecco che allora trovare fonti alternative per reni, cuori, polmoni e fegati diventa una necessità impellente. Il problema degli xenotrapianti, ovvero dei trapianti tra specie diverse, è però formidabile. Già negli anni '60 si provò a trapiantare cuori di scimpanzé nell'uomo: la maggior parte dei pazienti morì entro poche settimane, a causa della feroce risposta immunitaria contro l'organo trapiantato. Maiale e uomo, in particolare, distano 80 milioni di anni di evoluzione, e le cellule di maiale esprimono una vasta serie di proteine che vengono riconosciute come estranee dal nostro sistema immunitario. Tutti i tentativi di trapiantare organi di maiale nell'uomo sono finora finiti in maniera tragica; nel 1996, un medico che trapiantò un cuore di maiale in un paziente in India fu arrestato per omicidio.

Ma è grazie all'ingegneria genetica che la Revivicor spera di risolvere il problema. I suoi scienziati hanno prima modificato geneticamente i maiali perché non esprimano, sulla superficie delle cellule, il galattosio, uno zucchero contro cui l'uomo produce anticorpi in grado di scatenare una reazione di rigetto immediata. Poi hanno cominciato a inserire geni umani nel Dna del maiale, in modo da umanizzarne progressivamente gli organi.

Questi maiali Ogm stanno cominciando a generare risultati incoraggianti: è dello scorso mese la notizia che un cuore è sopravvissuto in un babbuino per 2 anni e mezzo e un rene per oltre 4 mesi, due record assoluti.

Riusciranno i fautori degli xenotrapianti a generare animali sufficientemente umanizzati da cui prelevare organi funzionanti e persistenti? E riusciranno anche a convincere le autorità regolatorie che le cellule di maiale non sono già infettate o infettabili da virus che potrebbero trasmettersi all'uomo? Difficile prevederlo ora. Con buona pace della Revivicor, però, io continuo a sperare che sia la medicina rigenerativa basata sulle cellule staminali ad arrivare per prima a risolvere il problema ora drammatico dell'insufficienza funzionale degli organi.

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