Mai così tanta neve in Friuli dal ’72, fino a due metri a Sappada: emergenza in 14 comuni, isolate Sauris e Sella Nevea

UDINE. Una neve da record. Così come non ne scendeva dal primo dicembre a inizio gennaio dal 1972 a Tarvisio, Sella Nevea, Claut e Forni di Sopra. E i disagi per la montagna friulana – dove sono caduti dai 60 ai 90 cm di neve in 48 ore, raggiungendo e superando localmente il metro – sono stati ingenti. Strade chiuse, paesi isolati, frazioni rimaste senza corrente, a Pesariis è crollata una parte del tetto della storica ditta Solari. Per scongiurare il cedimento di altre coperture sotto il peso della neve è stato necessario l’intervento dei volontari del Soccorso alpino speleologico di Trieste, Maniago, Moggio Udinese, Pordenone e Udine in supporto alle stazioni di Sappada e Forni di Sopra per liberare le abitazioni sovraccariche.
Sono stati oltre 300 i volontari della Protezione civile del Fvg inviati dalla Sala operativa regionale nei comuni per interventi di sgombero neve e ripristino della viabilità a seguito della caduta di alberi. Decine gli interventi dei vigili del fuoco. I comuni più colpiti sono stati Forni Avoltri, Forni di Sotto e di Sopra, Lauco, Comeglians, Paluzza, Pontebba, Prato Carnico, Rigolato, Sappada, Sauris, Chiusaforte, Tarvisio, Malborghetto Valbruna. Si sono verificate interruzioni di energia elettrica a Resia, Rigolato, Chiusaforte, Prato Carnico per un totale di 500 utenze disalimentate. Sul monte Canin si sono accumulati in 48 ore 83 centimetri di neve facendo raggiungere l’altezza di 3 metri e 86. Sella Nevea resterà isolata fino a questa mattina. Si monitora la situazione legata all’accumulo di neve sugli alberi e alla possibile caduta delle piante.
È stata chiusa la strada 52 bis Carnica, al confine di Stato, in seguito alla chiusura del Passo monte Croce Carnico in territorio austriaco. Sauris – dove alla Casera Pieltinis, la neve ha toccato i 2,18 metri con 53 centimetri scesi in 48 ore – è rimasta isolata, la strada sp73 da Ampezzo è chiusa per pericolo slavine. Si è lavorato per liberare le strade secondarie del territorio dove l’energia è andata a singhiozzo. A Chiusaforte oltre 20 volontari della Pc hanno lavorato per liberare gli accessi alle frazioni della Val Raccolana. Resta isolata Patocco. Sono state superate nel pomeriggio le criticità, sotto il profilo dell'energia elettrica: grazie al lavoro di Enel Distribuzione, la corrente è garantita in tutte le frazioni.
A Cercivento è stata chiusa la via da Vile a Cercivento di Sopra. I vigili del fuoco sono intervenuti a Tarvisio – dove l’altezza della neve ha raggiunto il metro e 5 centimetri con 40 centimetri accumulati in due giorni – per alcuni interventi di messa in sicurezza per liberare le vie ed evitare il rischio di crolli dei tetti di vari edifici. Nella frazione di Rutte Piccolo sono riusciti a liberare un’auto bloccata nella neve su cui stava viaggiando una donna che aveva accusato un malore diretta all’ospedale. Disagi a Rigolato dove le frazioni di Ludaria e Valpicetto sono rimaste senza corrente elettrica.
A Sappada si è lavorato senza sosta per mettere in sicurezza le vie dove il manto di neve ha raggiunto i due metri tanto che in alcuni casi per raggiungere le abitazioni si sono dovute scavare delle vere e proprie trincee. Fuori programma la fuga di tre asini che hanno approfittato del cancello del recinto aperto dal padrone per spalare dell’azienda agricola Sappada a Zaine, per scappare. Ma la fuga è durata solo un decina di minuti. Sabato notte la strada per Forni Avoltri è stata riaperta grazie all’intervento degli operatori di Fvg Strade.
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