La magia dei presepi alla Lega navale di Trieste: il concorso per le creazioni dei soci

Competizioni fra le Natività galleggianti e rivierasche per rinnovare il rito sulle imbarcazioni e nella sede in Sacchetta

Roberta Mantini
La creazione di Rino Tripovic con Giuseppe appoggiato su un mezzo marinaio Foto di Massimo Silvano
La creazione di Rino Tripovic con Giuseppe appoggiato su un mezzo marinaio Foto di Massimo Silvano

 

La magia dei presepi illumina in questi giorni le banchine della Lega navale di Trieste. Il circolo della Lanterna rinnova così questa usanza natalizia con un’iniziativa unica e poetica che fonde tradizione, innovazione e amore per il mare, raccontando la magia del Natale con un linguaggio unico. I presepi marinareschi realizzati dai soci partecipano a due riconoscimenti: il Premio presepe galleggiante, per le installazioni esposte a bordo delle imbarcazioni, e il Premio presepe rivierasco, per le opere esposte in sala conferenze.

Il concorso

La tranquillità dopo il naufragio di Margot Vidoli Foto Silvano
La tranquillità dopo il naufragio di Margot Vidoli Foto Silvano

Una giuria composta da tre giudici, nominata dalla presidenza della sezione tra i soci che non partecipano al concorso, aggiudicherà, a insindacabile giudizio entro il 29 dicembre, i due Premi alle installazione che riterrà più meritevoli. Ai due vincitori verrà consegnato un cesto natalizio.  Il progetto unisce l’amore per il mare alla tradizione del Natale, affrontando le sfide di un ambiente marino. Collocare un presepe su una barca, infatti, significa scegliere materiali che possano resistere agli agenti atmosferici come pioggia, salsedine e vento, oltre a sopportare i movimenti costanti dello scafo. Le barche a vela, spinte solo dall’energia del vento, richiedono soluzioni sostenibili, che rispettano l’ambiente e favoriscono l’utilizzo a basso consumo energetico. Con i 5 presepi “galleggianti” e i 4 “rivieraschi” in concorso, ogni socio ha portato la propria visione della Natività, unendo creatività e tradizione.

Le varie Natività

La creazione in lamellare di Giancarlo Sannini Foto Silvano
La creazione in lamellare di Giancarlo Sannini Foto Silvano

Per i galleggianti, Giancarlo Sannini ha esposto a bordo della sua Pen Duick una Natività realizzata in legno lamellare traforato. A poppa ci sono gli angeli che vogliono essere simbolo di accoglienza per gli ospiti e per le diversità, nessun pezzo di legno ha la stessa sfumatura eppure insieme è armonia. Pierpaolo Scubini ha posizionato a bordo della sua Frizzanti una Natività leggera e resistente, perfetta per l’ambiente marino, che unisce funzionalità e simbolismo: per realizzarla ha scelto una tecnica di incollaggio su polistirene. Davide e Sandra Cattaruzza sulla Tapioca hanno creato un presepe racchiuso in una lanterna, simbolo essenziale per la navigazione, che rappresenta la luce nel buio sia del mare che della Natività. A bordo di Sghiribitz, Fabio e Marina Fontanot, hanno ambientato la Natività sulla costa di Trieste, con il Castello di Miramare e il faro sullo sfondo, la capanna è costruita con capesante, un omaggio alla vita marina.

La capanna di capesante di Fabio e Marina Fontano Foto Silvano
La capanna di capesante di Fabio e Marina Fontano Foto Silvano

Presepe con la filosofia della barca

Il presepe di Rino Tripovic trae infine ispirazione dalla filosofia della vita in barca, dove ogni piccolo guasto richiede l’arrangiarsi con quello che si ha a disposizione: le figure della Madonna, San Giuseppe e il Bambino sono state realizzate con una tecnica di foto-transfer su legno compensato marino, protetto da un gel denso lucido per garantire resistenza all’acqua e alle condizioni climatiche avverse. Le tre figure sono collocate su una vecchia rete da pesca, simbolo del legame con il mare, e San Giuseppe tiene in mano un mezzo marinaio, sostituendo il tradizionale bastone. L’illuminazione, alimentata da pannelli solari a bassa tensione, rispetta le norme di sicurezza e sottolinea l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

Maria e Giuseppe in una baia tranquilla

Per quanto riguarda la categoria Presepe rivierasco, la dodicenne Margot Vidoli ha realizzato un’installazione costruita interamente a mano utilizzando il cartone. L’ambientazione rappresenta un “naufragio” con Maria e Giuseppe che approdano in una bellissima baia tranquilla. In questo luogo nasce Gesù. In lontananza con una barca giungono i Re Magi. Il presepe ha richiesto alcune settimane di lavoro.

Le creazioni dei più piccoli

La Lanterna, sede della Lega Navale di Trieste Foto Francesco Bruni
La Lanterna, sede della Lega Navale di Trieste Foto Francesco Bruni

I fratelli Elektra e Alessandro Corso, rispettivamente 7 e 5 anni, sono i nipoti di soci della Lega Navale e amano molto il mare, i pesci e le conchiglie. Hanno avuto l’idea di mettere le loro gommine, raffiguranti la Natività, dentro un vecchio orecchio di Dionisio che avevano visto in barca dei nonni. Per riprendere il tema del mare hanno chiesto alla nonna un posacenere raffigurante un pesciolino e per ricordare le onde lo hanno posto sopra un piattino azzurro. Anna Nisi ha intitolato il suo presepe “Cielo e mare in un tutt’uno per un Natale di rinascita e dono”. Ha usato basi in legno lamellare, presepe in panno lenci e lana infeltrita ad ago a cui ha aggiunto delle conchiglie che rappresentano i doni. Il presepe di Carlo Quattrociocchi simboleggia infine la Natività in Ucraina con i colori della bandiera nazionale sabbia e cielo, ben augurante per una rinascita dopo il conflitto.

 

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