Magazzino vini: il cantiere può partire a giugno
La destinazione: culturale-commerciale con forse una sala d’arte. La gestione ai privati
I sondaggi nel terreno hanno dato esito positivo. Possono finalmente partire i lavori di riqualificazione dell’ex Magazzino vini. «Credo che a giugno potrà essere aperto il cantiere», ha dichiarato ieri l’assessore ai Lavori pubblici Franco Bandelli. Qualcosa sembra sbloccarsi nelle parte finale delle Rive dove, dopo il completamento della riqualificazione viaria, tutto si era arenato. E se la vicenda dell’ex distributore Rogers, come riferiamo sotto, sta per giungere al definitivo punto di svolta, lo stesso Bandelli annuncia che la prima settimana di marzo partiranno anche i lavori veri e propri in piazza Venezia, mentre all’inizio dell’estate scatterà il completo rifacimento delle facciate, serramenti compresi, dei quattro club nautici sul pontile Istria. La costruzione che sorgerà all’interno del Magazzino vini avrà tre piani sottoterra, due dei quali adibiti a parcheggio e altri due fuori terra.
«È confermato che la destinazione sarà di tipo culturale-commerciale», ha spiegato l’architetto Marco Casamonti che su incarico della Fondazione CrTrieste proprietaria dell’immobile sta ora redigendo il progetto definitivo. «La gestione sarà privata - ha aggiunto - e la Fondazione è già in contatto con alcuni possibili gestori perché la struttura dovrà autostentarsi economicamente». Di certo costituirà anche un unicum con la contigua ex Pescheria: potrebbe avere una sala dove esporre il pezzo più pregiato di grandi mostre con visite a pagamento, contenere un book-shop, ospitare una sala d’arte con vendita di quadri, costituire una supervetrina dell’offerta culturale di Trieste, e contemporaneamente anche ospitare un ristorante di prestigio con offerte enogastronomiche tipiche di queste zone.
La rampa per accedere ai parcheggi sarà ricavata proprio in mezzo tra il Magazzino vini e l’area dell’ex Bianchi: servirà il park che completerà la nuova struttura, ma potrà anche essere utilizzata per accedere successivamente agli altri posti macchina che saranno ricavati nel sottosuolo dell’area dove sorgeva la vecchia piscina e che sono contenuti nel Piano parcheggi già approvato dal Consiglio comunale.
«Ottenuto l’assenso da parte della Sovrintendenza - ha spiegato ancora Casamonti - attendiamo che si concludano le pratiche per il via libera da parte dell’Azienda sanitaria e dei Vigili del fuoco, dopodiché il progetto definitivo dovrà essere approvato dal Comune». «Passaggi che si attueranno in tempi molto rapidi», ha specificato Bandelli. «Siamo di fronte a un’opera dalla realizzazione complessa - ha spiegato ancora Casamonti - perché si tratterà di fare lo scavo e poi di realizzare la struttura, che è sostanzialmente una scatola di vetro, senza andare ad intaccare i muri perimetrali dell’ex Magazzino vini che dovranno rimanere e che sono tutelati dalla Sovrintendenza per cui si dovrà procedere con particolare cautela. Ciò però non provocherà una dilatazione dei tempi programmati». Che potrebbero essere contenuti nell’arco di due anni e mezzo. Nell’attesa che venga presa una decisione ufficiale sulla suddivisione degli ambienti, i tre piani che non ospiteranno parcheggi, verranno considerati open space. La nuova struttura si staglierà fuori terra per nove metri soltanto (esattamente fino al colmo dell’attuale rudere) e sul tetto verranno sistemati pannelli fotovoltaici per rendere l’edificio quanto più possibile autonomo anche dal punto di vista energetico. La superficie complessiva, parcheggi compresi, sarà di 5700 metri quadrati.
La funzione culturale commerciale della struttura potrebbe rilanciare come suggestiva sala di esposizione per rassegne di prestigio, dopo la rinuncia da parte di Promotrieste a trasformarla in sala congressi, la stessa ex Pescheria dove il richiamo delle rassegne e il numero dei visitatori non sono ancora quelli che si addicono a una città di cultura che aspira anche a essere capitale di una macroregione. Il Salone degli incanti costa di pura gestione al Comune (mostre escluse) oltre 600 mila euro all’anno. Sembra escluso però che al soggetto privato che gestirà il Magazzino vini l’amministrazione comunale voglia affidare anche l’ex Pescheria perché ciò implicherebbe un più difficile controllo sulla politica culturale cittadina.
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