Magazzino vini, ancora 18 mesi di lavori

Sopra la recinzione spunta un’impalcatura. Il Magazzino vini, monumento ai travagli triestini, si sta ricostruendo, ma siamo ancora nei confini del primo lotto, quello più lungo, difficile e costoso, che ha imposto delicati lavori di palificazione del sottosuolo fino a quasi -9 metri per aprire gli spazi del parcheggio mettendolo al sicuro da infiltrazioni di acqua. Si concluderà con la posa dei solai. Poi mancherà il pezzo più distintivo: la parete esterna in vetro.
L’edificio sarà finito entro il 2013, anno da cui ci si aspetta il compimento di più d’una cosa. La Fondazione CRTrieste lo assicura stabilmente: per l’ultimo lotto un anno di lavori. Passa il tempo, ma è ancora da appaltare. «Questo avverrà entro l’estate - dice Paolo Santangelo, segretario generale della Fondazione -, stiamo facendo nuove valutazioni sulla tipologia di vetrate da usare».
Le offerte delle imprese invitate e scelte (sono al lavoro Riccesi, Imprefond e Trevi) erano comprensive anche di questo importante dettaglio. Ma ora, se si decide in maniera diversa, bisogna concordare anche eventuali correzioni del quadro economico. «Ci sono problemi di estetica, ma anche funzionali» afferma Santangelo. La parete in vetro coprirà i muri antichi, che la Soprintendenza ha imposto venissero asportati durante il cantiere, e rimessi a dimora in seguito.
Finora la Fondazione CrTrieste ha speso quasi 11 milioni e mezzo per l’acquisto (3,6 milioni) e il primo lotto (7,8). Da quando sono cominciate le diatribe sul destino del “rudere” son passati più di 10 anni. La compravendita è di 7 anni fa. E mentre tante cose urgenti languono senza denari, a questo costoso palazzo sulle Rive il Comune (che eredita il problema) e la Fondazione (che a suo tempo ha accettato l’onere) tuttora non hanno deciso quale compito pubblico assegnare.
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