«Maestro per intere generazioni»

«Nell’odierna politica urlata e litigiosa i suoi insegnamenti sono un seme da proteggere»
La notizia della scomparsa di Sergio Coloni arriva fulminea ai tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo e rende sgomenti e carichi di tristezza.La notizia della scomparsa di Sergio Coloni arriva fulminea ai tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo e rende sgomenti e carichi di tristezza. Un segno profondo Coloni lascia nella sua terra, nella sua Trieste. Ma l’effetto della sua scomparsa si estende oltre. Perché con Sergio ci lascia uno della generazione dei maestri.


Amico da sempre di Nino Andreatta, maestro per eccellenza di generazioni intere di cattolici e liberali impegnati in politica, ho conosciuto Coloni proprio perché aveva di Andreatta questa capacità di lasciare agli altri, ai più giovani soprattutto, sempre insegnamento ed esempio. Una generazione di maestri che ha fatto del suo impegno per le istituzioni un continuo dare. E grazie a questo atteggiamento di apertura e disponibilità priva di contraccambio necessario Coloni si è fatto apprezzare da tanti che hanno potuto sempre imparare qualcosa dalle sue idee, dai suoi comportamenti e dai suoi toni. In questa politica urlata, sguaiata e litigiosa di oggi gli insegnamenti di quei maestri e di Coloni in particolare sono un seme da proteggere.


Ci sentiamo in tanti responsabilizzati a tenere al caldo questi semi, a difenderli dalla gelata di questo lungo inverno. La politica giuliana e italiana avrà bisogno di quelle idee e di quel modo di agire e rapportarsi agli altri. Di quel tono pacato che non ha bisogno di urlare per imporsi, perché la vera autorevolezza è data solo dai contenuti di quel che si dice e dalla credibilità per i comportamenti tenuti. Ogni volta che sono venuto a Trieste, prima con Andreatta, poi da solo, non è mai mancato l’incontro con Coloni. E mai le sue parole sono state vacue o superficiali. Sempre una frase o un gesto sul quale riflettere.


E oggi proprio riflettendo sulla sua scomparsa, lo sprone a portare avanti il testimone di quella generazione di maestri ci pesa per l’inadeguatezza che sentiamo addosso. Ma ci motiva e ci fa riscoprire il senso autentico e profondo dell’impegno nelle istituzioni.


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vicesegretario nazionale del Partito democratico
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