Maestra di asilo nido a Gorizia contagiata. Cancelli chiusi, ora il test anche sui bimbi

Positiva al sierologico e sottoposta a tampone, ma la risposta arriva quand’è già al lavoro pensando di essere negativa
Bumbaca Gorizia 15.09.2020 Asilo nido Scoprire e crescere via Max Fabiani chiuso per COVID19 © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.09.2020 Asilo nido Scoprire e crescere via Max Fabiani chiuso per COVID19 © Foto Pierluigi Bumbaca

Marco Bisiach / GORIZIA

Appena riaperti, si sono subito chiusi i cancelli dell’asilo nido comunale “Scoprire e giocare” di via Max Fabiani a Gorizia. Una delle maestre che lavorano nell’asilo, residente a Manzano, è risultata positiva al Covid-19 proprio al termine della prima giornata del nuovo anno scolastico, ed è così scattata in via precauzionale la procedura d’emergenza: servizio interrotto per procedere alla completa sanificazione della struttura, per la massima sicurezza, quarantena e screening che coinvolgerà tutti i soggetti potenzialmente venuti a contatto con il virus.

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Così, grazie anche alla collaborazione del Comune del capoluogo isontino che ha messo a disposizione i contatti, l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina procederà a informare e rintracciare in totale una cinquantina di persone (tra personale dell’asilo, bambini delle due classi coinvolte e rispettivi genitori) che saranno sottoposte al tampone.

In realtà la maestra risultata positiva al coronavirus avrebbe avuto contatti diretti solo con i 7 bambini che fanno parte del suo gruppo di riferimento, oltre che con i loro genitori, ma sempre in via precauzionale l’intenzione sarebbe quella di risalire a una rete di contatti più ampia da sottoporre alle verifiche. È probabile che in queste ore molte delle persone interessate siano già state contattate dall’Asugi, e lo screening dovrebbe svolgersi nella giornata di venerdì, a quattro giorni dal momento dell’ipotetico contagio, rispettando il tempo di incubazione del virus per ottenere risultati più attendibili.

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La questione, nel caso del nido di via Max Fabiani, appare più delicata rispetto ad altre situazioni simili perché coinvolge potenzialmente bambini molto piccoli: anche per questo probabilmente i tamponi saranno effettuati inizialmente solo sugli adulti, e solo qualora fosse necessario (ovviamente in caso di una loro positività) si valuterà anche ascoltando i pediatri come procedere con i bimbi.

Inevitabilmente la notizia della positività al nido comunale ha suscitato grande clamore ieri in città, e in molti si sono chiesti dove si sia “inceppata” la macchina della prevenzione. La maestra (che a quanto si è appreso sta bene) si è sottoposta in forma volontaria al test sierologico – il Comune ha chiesto a tutti gli educatori di farlo, ma la legge non prevede obbligatorietà – nella giornata di venerdì, e in seguito all’esito positivo si è passati, come da protocollo, al tampone.

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Ecco, a questo punto deve essere intervenuto un qualche difetto di comunicazione, perché la positività viene notificata per prassi entro 24 o al massimo 48 ore di distanza dall’esame, mentre la maestra ha saputo di avere il Covid-19 solo nel pomeriggio di lunedì. Troppo tardi, visto che malgrado l’esito del test sierologico, si era presentata ugualmente al lavoro sicura che il tampone a quel punto fosse risultato negativo. Invece la brutta sorpresa, per lei, i colleghi, i bambini e i genitori dell’asilo di via Max Fabiani, che almeno fino al weekend resteranno con il fiato sospeso. —

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