Madre suicida, indaga la Procura dei minori: «Figli da tutelare»

L’ex convivente era stato inquisito per maltrattamenti e lesioni nei confronti della donna. In casa aveva una pistola funzionante detenuta illegalmente
Lasorte Trieste 14/02/19 - Melara
Lasorte Trieste 14/02/19 - Melara

TRIESTE Anche la Procura dei minori si sta muovendo sul caso della trentenne che nei giorni scorsi si è tolta la vita buttandosi dal sesto piano di un alloggio del casermone di Melara. La donna era infatti madre di due figli piccoli. Al momento non sono stati presi provvedimenti, ma gli accertamenti mirano a verificare se sussistono situazioni di rischio per i bambini. Il padre, da quanto risulta, ha la potestà genitoriale.



La trentenne si è suicidata il giorno prima dell’udienza in Tribunale a carico dell’ex compagno, l’uomo che aveva avuto il coraggio di denunciare ai carabinieri per una serie di violenze.

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L’ex convivente era stato inquisito per maltrattamenti e lesioni nei confronti della donna. Il pm che aveva diretto le indagini aveva chiesto il rinvio a giudizio. In casa dell’uomo i carabinieri avevano anche rinvenuto un’arma funzionante: una pistola detenuta illegalmente. Secondo le testimonianze di chi conosceva la coppia, l’ex compagno continuava a esercitare pressioni nei confronti della donna a causa dell’imminente processo. «Lei ogni tanto si confidava con noi – ha raccontato una delle amiche della trentenne – ci diceva che lui non la smetteva, non le dava pace. Le faceva pressioni per quel processo, le diceva che lei era una m... che gli stava rovinando la vita».



L’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano, il legale che aveva seguito la ragazza, esprime le proprie condoglianze alla famiglia della propria assistita. «Ho massima fiducia nel fatto che la Procura svolgerà al meglio le indagini necessarie al fine di chiarire tutti i fatti. Ho spesso l’onore, grazie alla mia professione, di conoscere e assistere donne così coraggiose che decidono di denunciare le violenze subite. La mia assistita ha tutta la mia stima; mi dispiace di non averla potuta aiutare maggiormente». —
 

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