Macchinari in dono per 116 mila euro a Cattinara e al Burlo: il grazie di Anna Maria e Giorgio a Trieste
TRIESTE Una storia di generosità e di grande amore verso Trieste è quella di Anna Maria e Giorgio Ribotta, una coppia piemontese che ha appena donato due nuove strumentazioni all’ospedale di Cattinara e al Burlo Garofolo. Un modo per ringraziare la città, che li ha accolti ormai da tempo. Un gesto di solidarietà, a beneficio di tanti pazienti, adulti e bambini, che d’ora in poi potranno contare su due apparecchiature utili per la diagnosi di diverse patologie, e che prima le strutture ospedaliere cittadine non possedevano. Una donazione dal valore complessivo di 116 mila euro.
«Siamo di Torino – racconta Giorgio –, arrivati a Trieste nei primi anni ’90 per il mio lavoro, quando sono diventato direttore regionale dell’allora Sip. Ci siamo subito trovati bene, ma dopo tre anni mi sono dovuto trasferire nuovamente, questa volta a Buenos Aires, come vice presidente di Telecom Argentina. Lì abbiamo vissuto per sette anni, e quando è arrivato il momento della pensione non abbiamo avuto dubbi. Trieste era la città dove tornare. E restare».
I coniugi si sono innamorati di Trieste, dove hanno trovato affetti e un luogo ideale in cui coltivare i loro interessi. «Qui abbiamo molti cari amici e poi – prosegue Giorgio – siamo grandi amanti della musica, abbonati a tutte le stagioni dei teatri e frequentatori di tante iniziative culturali che vengono promosse in città». Partendo da queste considerazioni e dal profondo legame con Trieste, è nato il desiderio di fare qualcosa di concreto per il territorio. «Siamo stati accolti a braccia aperte da Trieste e dalla sua gente, quindi volevamo ringraziare a modo nostro, con un gesto che fosse utile alla comunità. Avevamo un appartamento in montagna – ricorda Giorgio – che non ci serviva e che abbiamo deciso di vendere, e così abbiamo scelto di destinare il ricavato agli ospedali, ci sembrava la soluzione migliore, anche perché – sottolinea – si tratta di strumentazioni che a Cattinara e al Burlo, e a Trieste in generale, al momento mancano, e che eviteranno ai pazienti di doversi spostare in altre regioni per effettuare determinati esami necessari».
Nel dettaglio si tratta di uno strumento del valore di 67 mila euro, che consente di poter esplorare tutto l’intestino tenue, per eseguire interventi endoscopici a Cattinara, e di un supporto da 49 mila euro, importante per piccoli pazienti del Burlo affetti da malattie oculari invalidanti.
La trafila burocratica per completare la donazione è iniziata oltre un mese fa, con il bonifico effettuato dalla coppia, per arrivare poi all’ordine vero e proprio delle macchine, che verranno installate nei prossimi giorni nei due ospedali. «Lasciare quella cifra sul conto corrente senza un destino preciso mi dispiaceva, ho preferito – conclude Giorgio – impiegarla per fare qualcosa di utile per tutti i cittadini». —
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