Ma l’ordine Msc in Francia guasta la festa

Aponte affida la costruzione di due maxi-unità ai concorrenti Stx: «Parigi sa difendere i propri interessi»
epa04118905 French Finance Minister Pierre Moscovici speaks to journalists as he arrives for a Eurogroup Finance Ministers meeting at the EU council headquarters in Brussels, Belgium, 10 March 2014. The Eurogroup is to discuss Winter 2014 European economic forecast by the European Commission, European Stability Mechanism (ESM) direct bank recapitalization instrument and economic adjustment programme in Cyprus, Greece and Portugal. EPA/JULIEN WARNAND
epa04118905 French Finance Minister Pierre Moscovici speaks to journalists as he arrives for a Eurogroup Finance Ministers meeting at the EU council headquarters in Brussels, Belgium, 10 March 2014. The Eurogroup is to discuss Winter 2014 European economic forecast by the European Commission, European Stability Mechanism (ESM) direct bank recapitalization instrument and economic adjustment programme in Cyprus, Greece and Portugal. EPA/JULIEN WARNAND

TRIESTE. La Msc Gianluigi Aponte rovina il buon umore di Fincantieri, nel giorno in cui il gruppo italiano licenzia i soddisfacenti risultati del bilancio 2013 . Le notizie, provenienti da Parigi, sono quelle che scottano: Msc ha deciso di affidare la costruzione di due maxi-unità da crociera ai cantieri francesi di Stx, con l’opzione di due altre navi dalle stesse caratteristiche.

E che caratteristiche! Come ha sottolineato lo stesso Aponte, il prototipo sarà «la nave da crociera più grande mai costruita da un armatore europeo»: lunghe 315 metri, larghe 43 metri, 167 mila tsl di stazza lorda, capace di trasportare - tra passeggeri ed equipaggio - circa 7200 persone. I comunicati ufficiali non riportano cifre, ma il valore della duplice commessa viaggia verso il miliardo e mezzo di euro, oltre 700 milioni per nave.

Fincantieri era stata contattata per l’operazione, sembrava che i buoni rapporti con il nuovo amministratore delegato Msc Gianni Onorato potessero distogliere la compagnia ginevrino-napoletana dalla consueta frequentazione di Saint-Nazaire, i quattro “refitting” assegnati allo stabilimento di Palermo facevano ben sperare. Si parlava di serrati contatti con lo staff tecnico triestino operante a palazzo della Marineria. Giungevano notizie allarmanti sullo stato di salute di Stx Europe (siti di Saint-Nazaire in Francia e Turku in Finlandia), che dovrebbe essere venduta a giugno dall’azionista Korea Development Bank, desiderosa di rientrare dei crediti vantati nei confronti del grande conglomerato industriale.

E invece no: le due grandi Msc si faranno a Saint-Nazaire. Tra l’altro la decisione è stata suggellata in un clima da grandeur al parigino Hotel de l’Industrie, presente il ministro dell’Economia e delle Finanze francese Pierre Moscovici, davanti al quale hanno firmato lo stesso Aponte e il general manager di Stx France Laurent Castaing. C’erano anche alti dirigenti di Msc come Pierfrancesco Vago e Gianni Onorato. Da notare che lo Stato francese è azionista di Stx con una quota del 33,3%. In diretta la gioia addirittura del premier Jean-Marc Ayrault per il nuovo successo raccolto da Saint-Nazaire. «Questa firma - ha chiosato Moscovici - testimonia dell’eccellenza e del savoir-faire dei francesi». Tutti interventi e tutte frasi che sembrano accreditare non solo la sconfitta di Fincantieri, quanto una batosta per l’intero sistema-Italia. E lo si capisce ancor meglio quando è lo stesso Aponte ad affermare, a margine della cerimonia parigina, che «in Italia il governo non controlla le istituzioni mentre in Francia fa fare loro gli interessi del Paese». «Con tutti questi continui cambi di governo - ha incalzato uno dei più potenti armatori mondiali - l’esecutivo si interessa più ai problemi del governo stesso che non a quelli dell’economia italiana».

Da Fincantieri un laconico “no comment”.

(magr)

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