Ma Fumaneri contesta la validità della procedura e si affida ad un legale
«Da un esame del testo dello Statuto della Ginnastica Triestina, appare non essere presente specifica disposizione che prevede la fattispecie della revoca degli organi dell'associazione, né che stabilisca la procedura da seguire in caso di richiesta di revoca del presidente nonché dei componenti del consiglio direttivo». L’avvocato romano Guido Valori, al quale l’attuale direttivo delle Ginnastica Triestina ha chiesto un parere in merito alla possibilità o meno dell'assemblea di revocare le cariche del presidente e del consiglio direttivo, si è espresso in maniera molto chiara. Ed è evidente che Fumaneri valuterà se percorrere fino in fondo quella strada.
Per Valori, quanto riportato nello Statuto della Ginnastica Triestina è «frutto di una scelta adottata al momento della redazione dello statuto sociale, - scrive - attraverso la quale si è inteso garantire agli organi apicali dell’associazione la possibilità di portare a termine i rispettivi mandati, non prevedendo nemmeno una specifica casistica in cui possa essere richiesta la revoca del presidente, non che dei componenti del consiglio direttivo». «Ovviamente - aggiunge il legale - rimane salva la possibilità di esaminare i comportamenti dei soci e di tutti coloro che ricoprono cariche sociali da parte del consiglio dei provini e le conseguenti determinazioni».
Secondo lo Statuto della polisportiva «il potere di definire l'eventuale data di nuove elezioni spetta al presidente - spiega Valori - o in caso di cessata del presidente da parte del soggetto che gli subentra, ovvero il vicepresidente, o in subordine del consigliere all'uopo delegato il consiglio direttivo». —
L.T.
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